ABRASIVO (I, p. 123; App. II, 1, p. 2, III, 1, p. 2)
Abrasivi flessibili. - L'impiego di nuovi materiali a. e l'adozione del sistema elettrostatico per cospargere i granuli hanno consentito di ottenere prodotti dalle caratteristiche migliori, adatti ai diversi impieghi. Anche i supporti per gli a. flessibili sono stati aggiornati; infatti oltre alla carta oggi si utilizzano largamente tessuti, fibre e combinazioni (cioè accoppiamenti dei precedenti), così classificabili:
Carta. - Tipo A (con peso di 80 g/m2), tipo B (con peso 80 ÷ 105 g/m2), tipo C (con peso 105 ÷ 126 g/m2), tipo D (con peso 126 ÷ 158 g/m2), tipo E (con peso oltre 218 g/m2).
Tessuti. - Tipo X (pesante), tipo J (leggero).
Fibra. - Tipo X (pesante), tipo J (leggera).
Accoppiato. - Carta tipo E + tela.
Nel contempo la tecnologia di fabbricazione degli a. flessibili ha adottato come adesivi insieme alla vecchia, ma ancor valida, colla animale, prodotti polimerici: resine fenoliche, ureiche, poliuretaniche.
Le combinazioni delle varie materie prime viene a formare una gamma di prodotti, comunemente suddivisa in: a) collati; b) semiresinati; c) resinati, dove per i vari supporti usati l'adesivo utilizzato può essere: collati: colla-colla; semiresinati: colla-resina; resinati: resina-resina.
Le combinazioni dei vari prodotti, le infinite forme di allestimento, le sempre più avanzate tecnologie di fabbricazione, il perfezionamento delle macchine e dei relativi accessori hanno consentito un grande sviluppo tecnico di questi prodotti al punto da venire oramai considerati degli "utensili", trovando vasta applicazione in tutti i settori dell'industria.
La fabbricazione degli a. flessibili consiste sostanzialmente nel distendere sul supporto, preventivamente timbrato e marcato, un primo sottile strato di adesivo sul quale poi meccanicamente o elettrostaticamente viene cosparso l'a. in quantità dosata, maggiore o minore a seconda che si voglia un prodotto a grana compatta o spaziata. Con la distribuzione elettrostatica si ottiene una migliore orientazione dei granuli (che si dispongono preferenzialmente con le facce appiattite verso il supporto e con gli spigoli appuntiti verso l'esterno). Applicato l'a. il prodotto viene essiccato, poi riceve un secondo strato di adesivo, che ha lo scopo di saldare fra loro i granuli, e infine una nuova essiccazione; usando leganti polimerici occorre anche una cottura di polimerizzazione. Il prodotto infine è raccolto in bobine (v. figura).
Applicazioni di rilievo: a) Lavorazione delle carrozzerie di autoveicoli, con dischi in fibra resinati, fogli in carta e tela collati e fogli in carta resistente all'acqua (utilizzando resine alchidiche). b) Lavorazione di tutte le fasi di sgrossatura, finitura di lamiere in acciaio inossidabile e relativi manufatti con nastri, ruote a lamelle, dischi. c) Lavorazione di tutti i metalli ferrosi e non ferrosi dalla sbavatura, sgrossatura alla superfinitura. In queste lavorazioni di particolare attenzione l'adozione di a. resinati in tessuto tipo X, impermeabili, per poter lavorare con liquidi refrigeranti composti da acqua e oli sintetici solubili. d) Lavorazione del legno nell'industria del mobile in tutte le sue fasi, dalla sgrossatura, levigatura alla carteggiatura finale prima della lucidatura. e) Lavorazione di prodotti e manufatti vari provenienti da industrie produttrici di vetri e cristalli; materiali sintetici; cuoio e pelli; pietre naturali e artificiali; gomma, ceramica, porcellana.
Abrasivi rigidi. - Nel campo degli a. rigidi, oltre alle mole, si preparano altre forme commerciali (segmenti, barrette, ecc); come leganti, oltre a quelli ceramici o vetrificati, oggi si usano largamente quelli a base di resine sintetiche (fenoliche, epossidiche, siliconi, ecc.) che consentono alle mole di poter lavorare a velocità molto più elevate e risultano adatte per asportazioni maggiori di materiali.
Un quantitativo rilevante di a. si usa allo stato sciolto sia in operazioni di taglio, sia di trattamenti e di finitura superficiali.
Così la preparazione di superfici metalliche destinate a essere ricoperte con mezzi protettivi (vernici, ecc.) viene spesso eseguita proiettando sulla superficie un getto di sabbia, di granuli metallici.
Per trattamenti di finitura superficiale si possono usare, per es., dischi ruotanti di panno, feltri o nastri ricoperti di pasta adesiva o imbevuti di sospensioni di abrasivi.
Nel taglio, specie delle pietre, si usano fili di acciaio intrecciati che si fanno scorrere sul materiale da tagliare con moto di andirivieni insieme a una poltiglia di a.; i granuli trascinati dai fili sono premuti contro il materiale lapideo.
Bibl.: Coated abrasives manifacturer's Institute, Coated abrasives - Modern tool of industry, New York 1958; J. R. Gregor, Abrasives, in Kirk-Othmer, Encyclopedia of chemical technology, I, ivi 19632; L. Coes, Abrasives, ivi 1971; F. Galante, Abrasivi, in Enciclopedia della chimica, I, Firenze 1972; W. Burkart, K. Schmotz, Handbuch für das Schleifen und Polieren, Saulgau 1974.