ACARNE ('Αχαρναί, talora ‛Αχάρνη o 'Αχάρνα, Acharnae)
Nome del più popoloso degli antichi demi attici, appartenente alla tribù Οἰνηίς. Secondo Tucidide (II, 20, 4) sarebbe stato capace di fornire da solo 3000 opliti sui 13-14.000 che poteva raccogliere Atene; in realtà tale cifra deve essere notevolmente ridotta a non più di un migliaio di uomini. Era situato nella parte occidentale della Pediada attica, a E. del passo tra il Parnete e l'Egaleo che immette nella regione triasica, attorno alla località di Menidi. Era famosa la sua fertilità, specialmente dei vigneti e degli uliveti che si estendevano fino alle rive dell'Ilisso, ed era irrigato da abbondanti e ben regolati canali; ma gli Acarnesi erano conosciuti nell'antichità soprattutto come carbonai, e sul mercato di Atene ne era tipica la figura, accompagnata dal grosso asino: il carattere rozzo e testardo di questi demoti è stato immortalato da Aristofane, nella nota commedia intitolata appunto Gli Acarnesi.
L'importanza della regione in tempi preellenici è testimoniata dalla famosa tomba a cupola micenea rinvenuta a Menidi; in epoca storica il demo non ha dato personaggi eminenti.
Bibl.: Milchhöfer in Pauly-Wissowa, Real-Encycl. der class. Altertumswiss., I, col. 209 seg.