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ACCENSO

di Plinio Fraccaro - Enciclopedia Italiana (1929)
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ACCENSO (lat. accensus o adcensus)

Plinio Fraccaro

Nell'ordinamento centuriato romano, alle centurie dei cavalieri e delle cinque classi erano aggiunte cinque centurie, una delle quali era chiamata degli accensi velati; velati significa senz'armi e in abito civile. Al campo un accenso era a disposizione degli ufficiali come ordinanza, e in Roma dei magistrati superiori. Gli eruditi romani li ritenevano originariamerte destinati a prendere il posto dei caduti, impugnando le loro armi; ma i moderni mettono in dubbio questa interpretazione, e vi sostituiscono molte e diverse loro opinioni. Probabilmente essi erano addetti all'amministrazione militare o ad altre mansioni speciali e per la loro prestazione erano ad-censi, aggiunti al censo della quinta classe. Nella sfera militare essi scomparvero per tempo, magistrati superiori si sceglievano come accenso un uomo di loro fiducia, di solito un loro liberto, che li serviva per l'anno di carica. Durante l'impero è attestata una centuria adcensorum velatorum, corporazione di pubblici ufficiali; reclutati fra i ricchi liberti e persone di grado equestre, godevano di speciali immunità (per es. dalle tutele e cure). Ma quale fosse la loro funzione e il rapporto con gli accensi dei magistrati è oscuro. Perciò alcuni (De Ruggiero) distinguono l'adcensus velatus, pubblico ufficiale, dal semplice adcensus, ufficiale subalterno dei magistrati.

Fonti: Festo, pp. 18, 369; Varrone, in Nonio, p. 520.

Bibl.: Mommsen, Römisches Staatsrecht, I, 3ª ed., Lipsia 1887, p. 356 e III, p. 238; De Ruggiero, Dizionario epigrafico, I, Roma 1895, p. 18; Kubitschek e Cichorius nella Real-Encyclopädie di Pauly-Wissowa, I, col. 137; Delbrück, Geschichte der Kriegskunst, I, 2ª ed., Berlino 1920, p. 274; Rosenberg, Untersuchungen zur römischen Zenturienverfassung, Berlino 1911, p. 32; Fraccaro, in Athenaeum, XV (1927), p. 133.

Vedi anche
centuria Ciascuna delle unità, originariamente di 100 uomini, in cui fu suddivisa la cittadinanza romana a scopo militare e politico, sulla base del censo. Le c. erano 193: la cavalleria (equites) aveva 18 c.; la fanteria (pedites) era divisa in cinque classi, la prima di 80 c., la seconda, la terza, la quarta ... ordine equestre Nella Roma antica, classe sociale inizialmente formata dai cittadini sufficientemente ricchi da possedere un destriero nella cavalleria. In tutto il periodo arcaico della storia greca, il termine ἱππεύς è sinonimo di nobile, poiché solo i nobili erano abbastanza ricchi da mantenere un cavallo. Con la ... castra Nome del campo militare presso gli antichi romani (➔ accampamento). Il nome è frequente nella toponomastica antica per indicare luoghi o centri abitati nei quali era stato fissato dapprima un accampamento romano: C. Batava, C. Cornelia ecc. liberto Nell’antica Grecia, schiavo liberato, manomesso (➔ manomissione). I l. greci, detti ἀπελεύϑεροι, mantenevano obblighi di varia natura nei confronti dell’ex padrone; politicamente non godevano dei pieni diritti cittadini, ma erano assimilati ai meteci. Nell’antica Roma era chiamato libertus chi per atto ...
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Vocabolario
accensare
accensare v. tr. [der. di censo] (io accènso, ecc.), ant. – Sottoporre a censo, cioè a tributo; vincolare a garanzia di un censo, nel sign. di debito.
accènso¹
accenso1 accènso1 agg. [dal lat. accensus, part. pass. di accendĕre «accendere»], letter. ant. – Acceso: Sublime lampa in lucid’oro accensa (T. Tasso).
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