ACCRA (A. T., 109-110-111)
Città capoluogo della colonia inglese della Costa d'Oro (Gold Coast), sul Golfo di Guinea, a 5°31′ di latit. N. e a 0°12′ di long. O. Il suo nome deriva dalla parola N'krân, con la quale veniva denominata la tribù che un tempo abitava la regione circonvicina. Accra sorse intorno ai tre forti di St. James, Crévecoeur e Christiansborg, rispettivamente inglese, olandese e danese. Christiansborg fu ceduto all'Inghilterra nel 1850, ma Crévecoeur rimase olandese fino al 1871. Il forte di St. James è adoperato ora come faro, e contiene anche le prigioni. Accra fu in gran parte distrutta da un incendio nel 1894, ma si avvantaggiò molto anche dal lato sanitario, quando fu ricostruita. Possiede un ancoraggio assai frequentato, ed esporta sopra tutto cacao, di cui vi sono estesissime piantagioni nell'interno. È congiunta con una ferrovia a Kumasi, la vecchia capitale del regno degli Ascianti, e, mediante cavi telegrafici, con l'Europa e con l'Africa meridionale. La sua popolazione, composta essenzialmente di Negri (i Bianchi sono poche centinaia), era di circa 20.000 ab. nel 1900, e di 38.000 ab. nel 1921.