Città della Repubblica dello Yemen (580.000 ab. nel 2004), capoluogo dell’omonima provincia (634.710 ab. nel 2006). È situata all’estremità meridionale della Penisola Arabica, a ca. 160 km a E di Bab al-Mandab, entro un vasto cratere, sulla costa del golfo omonimo. La città è composta da vari nuclei: il centro commerciale, Crater, che insieme al porto peschereccio, Ma’alah, costituisce la parte vecchia della città, è affiancato dal nuovo centro degli affari e dalle zone residenziali.
Lo scalo di A., l’unico adeguato per il rifornimento fra Suez e i porti indiani, ha avuto in passato un’importantissima funzione di transito. La città è ancora oggi il centro principale delle regioni meridionali, come polo commerciale, di comunicazione (porto e aeroporto internazionale), culturale (università, musei, stazioni radiotelevisive) e industriale. Rilevante la raffineria di petrolio (impiantata nel 1954); altre modeste attività riguardano l’oleificio e la manifattura di tabacco, stabilimenti tessili, agroalimentari.
Punto di incontro tra le rotte commerciali provenienti dalla penisola arabica, Egitto e India fin dall’età antica, A. fu un centro del regno degli Himyariti, con i quali ebbero contatti tanto l’Egitto tolemaico quanto i Romani. Dall’11° al 16° sec., fino all’apertura della nuova via per le Indie, il suo porto monopolizzò il commercio marittimo europeo con l’Oriente. Conquistata dai Turchi nel 1538, nel sec. 17° passò al sultano di Sanā che la tenne fino al 1735, quando se ne impossessarono gli sceicchi di Laḥiǵ. Nel 1839 entrò a far parte delle Indie britanniche. Riacquistata l’antica importanza commerciale, specie dopo l’apertura del canale di Suez (1869), fu uno dei punti vitali del sistema politico e strategico britannico in Oriente. Nel 1937 divenne colonia britannica, status che mantenne fino al 1963.
Golfo di Aden Vasta insenatura del Mare Arabico occidentale, lunga 800 km, tra la costa meridionale dell’Arabia a N e la penisola somala a S. All’apertura orientale è ampia ca. 500 km, poi si restringe progressivamente per raggiungere il minimo nello stretto di Bab al-Mandab, attraverso il quale comunica col Mar Rosso. Le profondità massime riscontrate vanno dai 3328 m ai 5029 m; la salinità è del 35-36%.