ADRIANI, Marcello, il Giovane
Figlio di Giovanni Battista, nacque a Firenze nel 1562. Continuando la tradizione familiare studiò greco e latino e alla morte del padre (1579) gli successe nella cattedra di umanità dello Studio di Firenze.
Alternò alle pubbliche letture l'insegnamento privato di latino e di greco a membri della nobiltà fiorentina. Fu socio e censore dell'Accademia Fiorentina (1583), e negli anni seguenti per quattro volte consigliere. Faceva anche parte dell'Accademia degli Alterati, nella quale si chiamò "il Torbido". Ebbe il merito di pubblicare nel 1583 la Istoria de' suoi tempi di suo padre, dedicandola al granduca Francesco I.
La sua opera di scrittore è legata in parte al suo insegnamento allo Studio, in parte alla sua attività di oratore ufficiale. Sono pubblicate le Lezioni sopra l'educazione della nobiltà fiorentina, in Prose fiorentine, IV, 2, pp. 33 ss.; una traduzione dal greco del trattato di Demetrio Falereo, Della locuzione, Firenze 1738; la traduzione degli Opuscoli morali di Plutarco, Firenze 1819-1820. Dal latino tradusse l'orazione tenuta da suo padre alle esequie di Cosimo I (G. B. Adriani, Orazione fatta in latino all'Esequie di Cosimo de' Medici Gran Duca di Toscana e tradotta in toscano da Marcello Adriani suo figliuolo, Fiorenza 1574). Nel 1580 recitò un'orazione per la morte della regina Anna d'Austria, moglie di Filippo II, re di Spagna, che pare non sia mai stata pubblicata, e che è andata probabilmente perduta. Il 12 nov. 1598 pronunciò in S. Lorenzo l'Orazione funerale del re Filippo II il Cattolico, che si conserva autografa a Firenze nella Biblioteca nazionale, II, IV, 635, dove si trovano altresì (II, V, 33) alcune sue lettere al senatore Carlo di Tommaso Strozzi. Si ricordano di lui anche frammenti scritti intorno alla guerra di Siena e alcune lezioni sulla poetica di Orazio e di Catullo.
Morì a Firenze nel 1604.
Bibl.: G. Negri, istoria degli scrittori fiorentini, Ferrara 1722, p.193; G.M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, I, 1, Brescia 1753, pp. 154-156;G. Mazzatinti, Inventari dei manoscritti delle Bibl. d'Italia, XI, pp. 100 e 125.