Tiranno di Siracusa (360 circa - 289 a. C.); figlio di un fuoruscito di Reggio stabilitosi in Siracusa, dimostratosi inizialmente valoroso ufficiale e oratore di parte democratica, s'impadronì con una sanguinosa rivolta del potere (316). Divenuto in tal modo tiranno di Siracusa, si adoperò a ridurre a unità la Sicilia greca e a respingere le minacce che a quella unità recavano Cartaginesi e Italici. Sconfitto dai Cartaginesi all'Ecnomo (310), A. riuscì a infrangere il blocco e a portare la guerra nell'Africa stessa donde ritornò nel 308-7. In Sicilia A. ebbe buon successo combattendo gli Agrigentini in lotta contro Siracusa, ma fu costretto a far pace coi Cartaginesi dopo un secondo inutile intervento in Africa; riuscì poi a sottomettere tutta la Sicilia greca salvo Agrigento. Mentre meditava una nuova spedizione contro Cartagine morì di malattia (289) nominando suo erede il popolo siracusano.