Scultore argivo, maestro di Fidia, Mirone e Policleto. Poiché le fonti ricordano opere databili dal 520 al 450 a. C., alcuni studiosi hanno pensato a due scultori omonimi. Fra le opere più antiche, erano due statue di atleti e una quadriga a Olimpia, e una Musa. A Delfi era un gruppo di donne messapiche e cavalli, dono dei Tarentini; a Egio due statue di Zeus e di Eracle fanciulli; nel demo di Melite ad Atene un Eracle Alexikakos. Tra il 460 e il 455 a. C. va collocato lo Zeus Itomata, di cui abbiamo l'immagine in monete di Messene: Zeus avanza con il fulmine nella destra sollevata e l'aquila nella sinistra protesa. Ebbe un figlio anch'egli scultore, Argeiadas.