agente autonomo
agènte autònomo locuz. sost. m. – Nei sistemi di automazione, la capacità di un sistema di comportarsi autonomamente rispetto all'ambiente esterno, ossia di essere in grado di coordinarsi autonomamente con altri sistemi, automatici o non, in base a obiettivi comuni. In ambito militare, è invalsa la possibilità di impiegare a. a. per migliorare l’addestramento in virtuale. Gli a. a. possono sostituire attori umani reali in scenari di training dove sia necessaria la presenza di altre persone oltre agli addestrandi. Dal punto di vista tecnico un a. a. è animato da un software in cui viene codificato il comportamento di una persona nel ruolo richiesto, con la possibilità di adottare anche modelli cognitivi evoluti, tipici di un essere umano, che tengano conto dell’influenza dell’ambiente ricreato dalla simulazione (per es., lo stress del combattimento, la fatica, il pericolo, la sollecitazione legata al fattore tempo) e delle reazioni umane conseguenti. Oltre a muoversi con naturalezza, un agente software può essere reso credibilmente intelligente riguardo a specifici obiettivi o circostanze. Lo scopo è quello di rendere la simulazione virtuale più realistica potendo inserire decine o centinaia di a. a., collaboratori e nemici, che si comportano in modo credibile rispetto ai partecipanti umani in addestramento.