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Ager

di F. Fité - Enciclopedia dell' Arte Medievale (1991)
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Ager

F. Fité

Cittadina dei Prepirenei catalani, nella regione di Noguera, a km. 60 da Lérida (Lleida). Conserva importanti testimonianze della romanizzazione, tra le quali è da ricordare un sarcofago di marmo del sec. 3° d.C., riutilizzato in seguito come fonte battesimale, e resti di una fortificazione, che oggi si tende però a considerare di epoca islamica (Puig i Cadafalch, 1934, p. 60; Araguas, 1979, p. 216). A. raggiunse tuttavia un'importanza storica solo nel sec. 11°, dopo il 1034, quando il castello fu liberato dalla dominazione islamica e il territorio venne convertito in feudo del suo conquistatore, Arnau Mir de Tost (Sanahuja, 1926-1929). Tutto ciò rese possibile lo sviluppo urbanistico della cittadina e il consolidamento di un vicecontado che durò fino alla fine del contado di Urgell, al quale venne ascritto (Sanahuja, 1961; Fité, 1985).

Arnau Mir de Tost fu inoltre il committente della collegiata di Sant Pere, che egli fece erigere nel recinto del proprio castello (Araguas, 1983), trasformandolo così in un complesso religioso-militare tipicamente feudale. I resti attualmente esistenti mostrano un monumento di una certa complessità, con due chiese sovrapposte, secondo uno schema analogo a quello di Sant Llorenç prop Bagà, nelle vicinanze di Ripoll (Bolós, Pagés, 1986), già descritte dai Villanueva Estengo (1821, pp. 125-135). L'attuale chiesa inferiore, costruita prima del 1048, mostra una struttura arcaizzante ancora legata alla tradizione preromanica, con pianta basilicale a navate separate coperte con volte a botte, secondo la tradizione catalana. La chiesa superiore, costruita nella seconda metà del sec. 11°, si colloca pienamente nello stile della prima arte romanica meridionale (Durliat, 1973; Carbonell, 1975, p. 72; Fité, 1987). L'insieme dell'opera richiese la costruzione di una nuova cripta, simile a quelle di Vich (Vic), Olius o Cardona, nella zona del presbiterio dell'antico edificio, e l'erezione del nuovo corpo di fabbrica, anch'esso a pianta basilicale, con un transetto sopraelevato (Adell, 1982), affiancato da due cupole ogivali sostenute da trombe e concepite per sostenere le rispettive torri campanarie. Questa originale struttura, che trova confronto solo nella chiesa di Saint-Michel de Cuxa, sembra rispondere, più che a influenze settentrionali, a esigenze di integrazione con il resto della fortificazione, come testimonia anche la disposizione delle piccole absidi incassate; per tali ragioni occorre parlare di chiesa-fortezza (Puig i Cadafalch, 1908-1918, III, p. 429).

Per l'uso di colonne addossate e di volte a botte rinforzate da archi trasversi nelle tre navate, così come per il programma decorativo sviluppato, l'edificio si propone già come esempio di uno stile di transizione (Yarza, 1980, pp. 98-99). Il programma decorativo include rilievi scultorei a intaglio smussato su cornici e capitelli, sia nella nuova cripta, sia nella chiesa superiore, di carattere propriamente catalano (Español, Pladevall, Adell, 1982, p. 212), e affreschi conservati solo parzialmente nella zona dell'abside, attualmente nel Mus. d'Art de Catalunya a Barcellona. Si tratta di un ciclo di grande interesse, una delle migliori opere del c.d. 'Mestre del Pedret' e della sua bottega, in uno stile che si avvicina a quello delle pitture di Saint-Lizier di Couserans e in stretto contatto con esempi dell'Italia settentrionale, come il complesso di S. Vincenzo a Galliano (Durliat, 1973, p. 83; Sureda, 1981, pp. 283-284; Yarza, 1984, pp. 218-223). Tra le opere più tarde del complesso spiccano alcune sculture gotiche, quali il S. Pietro della facciata (prima metà del sec. 14°) e ciò che resta del magnifico chiostro a doppia galleria, costruito negli ultimi decenni del sec. 14° e disposto alla maniera degli antichi atri, così come nella collegiata di Santa Maria di Mur e nella stessa antica cattedrale (Seo Antigua) di Lérida.

La cittadina conserva inoltre resti interessanti delle mura medievali e la chiesa parrocchiale di Sant Vicenç in stile romanico-gotico.

Bibliografia

J. Villanueva Estengo, J. L. Villanueva Estengo, Viaje literario a las iglesias de España, IX, Madrid - València 1821.

J. Puig i Cadafalch, L'arquitectura romànica a Catalunya, 3 voll., Barcelona 1908-1918 (rist. anast. 1983).

P. Sanahuja, Arnau Mir de Tost, Revista de Catalunya 4, 1926, pp. 26-39; 5, 1926, pp. 627-640; 10, 1929, pp. 171-189.

J. Puig i Cadafalch, Arquitectura romanica a Catalunya, Barcelona 1934.

A. García Bellido, Esculturas romanicas de España y Portugal, Madrid 1949.

P. Sanahuja, Historia de la Villa de Àger, Poblet 1961.

M. Durliat, L'abbatiale d'Àger, sa place dans l'art catalane, CRAI, 1973, pp. 64-93.

E. Carbonell, L'Art romànic a Catalunya segle XII, Barcelona 1975.

Ph. Araguas, Les châteaux des marches de Catalogne et Ribagorce (950-1100), BMon 137, 1979, pp. 205-224.

J. Yarza, La Edad Media (Historia del Art Hispánico, 2), Madrid 1980.

J. Sureda, La pintura romànica a Catalunya, Madrid 1981.

J. A. Adell, El transepte elevat d'algunes esglésies alt-medievals. Notes per a un estudi, Quaderns d'Estudis Medievals 1, 1982, pp. 405-423.

Id. Noves dades per a un estudi del transepte elevat d'algunes esglésies alt-medievals, ivi, pp. 643-644.

F. Español, A. Pladevall, J. A. Adell, El monestir de Sant Sebastià dels Gorgs (Artestudi, 15), Barcelona 1982, pp. 196-212.

Ph. Araguas, Les châteaux d'Arnau Mir de Tost, in Les pays de la Méditerranée Occidentale au Moyen Age, "Actes du 106e Congrès National des Sociétés Savantes, Section de Philologie et Histoire jusqu'à 1610, Perpignan 1981", Paris 1983, pp. 61-76.

J. Yarza, Pintures murals de St. Quirze de Pedret, in El Berguedà (Catalunya Romànica, 12), Barcelona 1984, pp. 218-223.

F. Fité, Reculls d'història de la Vall d'Àger. Període Antic i Medieval, Ager 1985.

J. Bolós, M. Pagés, El Monestir de Sant Llorenç prop Bagà, Barcelona 1986.

F. Fité, El mon Alt-Medieval i el seu entorn artístic en les terres de l'antic vescomtat i abadiat de Sant Pere d'Àger (tesi), Lleida 1987.

Vedi anche
Spagna Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La Spagna, bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) della Penisola Iberica, gli arcipelaghi delle Baleari nel Mediterraneo e delle Canarie nell’Atlantico ... Catalogna (catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale della Penisola Iberica e comprende le province di Barcellona, Gerona, Lérida e Tarragona. Deriva ... Aragona (sp. Aragón) Regione della Spagna di NE (47.650 km2 con 1.296.655 ab. nel 2007). Comunità autonoma dal 1983; comprende le province di Huesca, Teruel e Saragozza; capoluogo Saragozza. È attraversata dal fiume Ebro; a N abbraccia la sezione centrale dei Pirenei, con molte cime oltre 3000 m (Pico de Aneto, ... gotico Termine che dall’originario significato «dei Goti» è stato spesso usato estensivamente come sinonimo di germanico, tedesco. arte Diffuso a partire dal 15°-16° sec. in generico riferimento all’architettura d’oltralpe, con un’accezione fondamentalmente negativa e in contrapposizione con l’architettura ...
Categorie
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  • ARTE E ARCHITETTURA PER CONTINENTI E PAESI in Arti visive
Vocabolario
teen-ager
teen-ager 〈tìin èiǧë〉 s. ingl. [comp. di -teen, terminazione dei numeri che vanno dal 13 al 19 (thirteen, fourteen, ecc.) e ager «che è nell’età di»] (pl. teen-agers 〈... èiǧë∫〉), usato in ital. al masch. e al femm. – Ragazzo o ragazza...
agèrato
agerato agèrato s. m. [lat. scient. Ageratum, dal gr. ἀγ ή ρατον «millefoglio», der. di γηράσκω «invecchiare» col pref. ἀ- priv., propr. «che non invecchia» (perché pianta perenne)]. – Genere di piante erbacee della famiglia delle composite...
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