Presso gli antichi Greci gara (ginnica, ippica e musicale) disputata per la conquista di premi. Gli a. erano regolati da una quantità di disposizioni e di consuetudini riguardanti età, nazionalità e nascita dei partecipanti; gli schiavi e i barbari ne erano sempre esclusi. I più antichi a. di cui si serbi memoria hanno carattere funerario: tali, per es., furono i giochi funebri in occasione della morte di Patroclo descritti nell’Iliade. In età storica troviamo a. in onore di sovrani, per festeggiare avvenimenti fausti, ma soprattutto in onore di divinità (i Pitici a Delfi, gli Olimpici a Olimpia, gli Istmici sull’istmo di Corinto, i Nemei presso Cleone nell’Argolide). I premi consistevano in corone di foglie, privilegi, erezione di statue. Dal 3° sec. d.C. gli a. decaddero e alla fine del 4° furono soppressi.
Nella commedia attica ‘antica’, l’a. è la disputa fra due avversari, con partecipazione del coro, inserita di solito fra parodo e parabasi e che si può considerare come uno sdoppiamento di questa.