Ecclesiastico italiano (Castel San Giovanni 1914 - Roma 1998); sacerdote dal 1937, al servizio della Segreteria di Stato vaticana dal 1940. Sottosegretario (1961-67) e in seguito segretario (1967-79) della Congregazione per gli affari ecclesiastici straordinarî (dal 1968 Consiglio per gli affari pubblici della Chiesa), fu il realizzatore della politica d'apertura vaticana ai paesi dell'Est europeo voluta da Giovanni XXIII e da Paolo VI. Cardinale dal 1979, fu segretario di stato (1979-90) di Giovanni Paolo II (dal 1984 con l'incarico anche di rappresentare il papa nel governo civile dello Stato vaticano), contribuendo alla politica internazionale della Santa Sede in favore del dialogo e della pace e per la difesa e promozione dei diritti umani. Nei rapporti con l'Italia, è da ricordare la conclusione (1984) degli accordi di revisione del Concordato. È stato pubblicato postumo il suo volume Il martirio della pazienza (2000), nel quale è ricostruita la storia dei rapporti tra la Santa Sede e alcuni paesi comunisti europei nella seconda metà del Novecento.