Poeta ed economista (Vignola 1736 - Reggio nell'Emilia 1783), chiamato da Francesco III a coprire la cattedra di economia civile nella rinnovata università di Modena (1772). Risentì l'influenza dei fisiocratici e le sue Lezioni di economia civile, sebbene non pubbl. (mss. nelle biblioteche di Modena e Reggio nell'Emilia), ebbero diffusione e ispirarono le riforme di Ercole III duca di Modena. Come poeta, fu il maggior rappresentante della scuola oraziana del ducato estense, trattando anche soggetti religiosi, filosofici, sociali, in relazione alla poesia arcadica. Tra le sue opere: Versi sciolti (1762); Epistola ... sopra lo stato presente delle scienze e delle arti in Italia (1767); Saggio metafisico sopra l'entusiasmo nelle belle arti (1769).