Imperatore del Giappone (n. Tokyo 1933). Sposatosi (prima volta per un erede al trono) con una donna di origine borghese, nel 1987 sostituì il padre malato nei doveri imperiali. Dopo la morte di Hirohito salì al trono (7 genn. 1989), dando inizio all'era Heisei ("compimento della pace universale"). Nei decenni successivi, nel corso di incontri ufficiali e visite di Stato, ha contribuito al miglioramento delle relazioni con altri paesi dell'Est e del Sud-Est asiatico, manifestando una condanna (la prima così autorevole nel dopoguerra) per la politica aggressiva del Giappone nella prima metà del 20º secolo. Nel luglio 2016, in un messaggio alla nazione – il secondo, dopo il richiamo all’unità seguito allo tsunami del 2011 che ha causato il disastro nucleare di Fukushima – l’imperatore ha manifestato timori per possibili difficoltà nell’esercizio delle sue funzioni "qualora si verifichi una situazione di incapacità con pesanti e negativi effetti sulla società". Il 30 aprile 2019 A. ha rinunciato al trono: assunto il titolo di imperatore emerito e preso il nome di Heisei, lo stesso dell'era da lui inaugurata e chiusasi con la sua abdicazione, dal giorno successivo gli è subentrato nella carica il figlio primogenito Naruhito.