al-Andalus
Nome, di etimo incerto, con cui fu nota presso gli arabi la Penisola Iberica sotto dominazione musulmana in epoca medievale. Fu nel 711 che una piccola armata formata da guerrieri arabi e berberi, guidata da Tariq per conto di Musa ibn Nusair, governatore omayyade dell’Ifriqiya, iniziò la conquista del regno visigoto di Spagna, ponendo sotto la signoria del califfato omayyade i territori al di sotto del corso del fiume Duero. Nel 750 ‛Abd al-Rahman ibn Marwan, scampato al massacro della famiglia omayyade in Siria, prendeva il potere in al-A., instaurandovi un emirato indipendente con capitale Cordova. Nel 929, ‛Abd al-Rahman III si autoproclamò califfo di al-A., segnando il punto massimo dell’espansione di al-A. nella penisola e in Nord Africa. Il crollo del califfato nel 1009, ritardato per pochi decenni dalla fortunata reggenza di al-Mansur ibn Abi ‛Amir, fu seguito dall’instaurazione sul territorio andaluso di numerose signorie, i cosiddetti reinos de taifas, di varia estensione e potenza, per circa 80 anni. L’espansione degli Stati cristiani del Nord condusse alla conquista castigliana di Toledo (1085), seguita dalla vittoria musulmana sulle truppe di Alfonso VI a Sagrajas (1086), conseguita per l’intervento degli Almoravidi, una nuova dominazione nordafricana che soppiantò subito dopo l’incerto potere delle taifas. Mentre la conquista cristiana proseguiva l’erosione del territorio di al-A., gli Almohadi, apparsi alla metà del 12° sec., subentravano agli Almoravidi in Nord Africa e nella Penisola Iberica. La pressione congiunta dell’espansione catalana e castigliana, arrestata per breve tempo dalla battaglia di Alarcos (1195), condusse al crollo della dominazione almohade in al-A., con la sconfitta subita a Las Navas de Tolosa (1212), seguita dalla conquista cristiana delle principali città andaluse (1248, presa di Siviglia). In seguito, per circa due secoli e mezzo il dominio islamico su al-A. si ridusse al regno nasride di Granada, in precario equilibrio fra regni cristiani e nordafricani. Nel 1492 l’offensiva congiunta dei re cattolici di Aragona e Castiglia ebbe ragione dell’ultimo sovrano nasride, Abu ‛Abd Allah (➔ Boabdil), ponendo fine alla presenza arabo-musulmana nella Penisola Iberica.