Nome con il quale sono complessivamente note le popolazioni autoctone dell’Africa settentrionale. Sono in generale agricoltori e allevatori di piccolo bestiame (pecore, capre), più raramente di cammelli e bovini; fra le abitazioni, oltre alla casa mediterranea a terrazza, in muratura, conservano nell’interno capanne circolari o ellittiche a tetto conico; i nomadi hanno tende a pianta quadrilatera. Sono musulmani sunniti e hanno il culto dei santi ereditari.
La storia dei B. può dividersi a grandi linee in un periodo antico che comprende le colonizzazioni e dominazioni dei Fenici, Greci, Romani, Vandali, e Bizantini (dal principio del 1° millennio a.C. fino alla metà del sec. 7° dell’era volgare); in un periodo medievale che comprende la conquista e l’invasione araba, l’islamizzazione dei B. e la loro maggiore epoca d’indipendenza con la formazione dei grandi Stati degli Almoravidi e Almohadi e dei minori Stati dei Merinidi, degli Abdalwaditi e degli Hafsidi (dalla metà del sec. 7° fino al principio del 16°); e in un periodo moderno e contemporaneo che comprende lo stabilirsi dell’autorità turca in Barberia e, per il Marocco, le due dinastie di sceriffi, le conquiste europee (Francia, Italia, Spagna), e infine, dopo la Seconda guerra mondiale, la formazione degli Stati indipendenti di Libia, Tunisia, Algeria e Marocco.