ÅLAND (II, p. 66)
Dopo aver goduto a lungo di una notevole prosperità in regime di autonomia nei confronti della Finlandia, l'arcipelago venne nuovamente travolto, per la sua posizione geografica, nelle vicende della seconda Guerra mondiale. In occasione della prima campagna russo-finlandese del 1939-40, il governo di Helsinki, col tacito accordo delle maggiori potenze e della Società delle nazioni, provvide al riarmo dell'arcipelago, senza però intaccarne i privilegi autonomistici. Demilitarizzate dall'URSS alla fine della campagna (marzo 1940) le Åland vennero nuovamente riarmate dai Finnici in occasione del secondo conflitto, per essere definitivamente demilitarizzate dopo l'armistizio russo-finlandese del 19 settembre 1944. Una clausola in proposito venne introdotta all'art. 5 del trattato di pace con la Finlandia.
Occorre notare che, nel corso del conflitto, la popolazione delle Åland, che si richiama tuttora alle sue origini svedesi, non ebbe a mostrarsi particolarmente incline a favorire la Finlandia piuttosto che l'URSS ciò che le ha valso un trattamento particolarmente favorevole da parte sovietica, con la conservazione integrale della flotta mercantile, la quale costituisce il 20% del complesso della flotta commerciale finlandese.