Giornalista e diplomatico (Roma 1885 - ivi 1964). Iniziata l'attività giornalistica nel 1903, collaborò al Nuovo Giornale di Firenze e alla Tribuna di Roma, trasferendosi poi a New York, dove diresse il Cittadino. Rientrato in Italia nel 1915, partecipò come volontario alla prima guerra mondiale e nel 1919 entrò nella redazione del Corriere della Sera, rimanendovi fino al 1925, quando fu costretto a emigrare in Francia per le sue idee antifasciste. Tra i fondatori dell'organizzazione clandestina Giustizia e Libertà, nel 1937 se ne staccò e iniziò a collaborare con R. Pacciardi al giornale Giovine Italia. Trasferitosi nel 1940 negli USA, fu segretario generale della Mazzini Society fino al 1943, quando fece ritorno in Italia, dove aderì al Partito d'Azione e ricoprì la carica di ministro dei Lavori pubblici (1944). Ambasciatore negli USA dal 1945 al 1955, descrisse questa esperienza nel volume Dieci anni tra Roma e Washington (1956).