Classe di proteine solubili in acqua e in soluzioni saline diluite e precipitabili per saturazione con solfato d’ammonio. Sono presenti in tutti i tessuti animali e nei semi di molte piante. Le più note sono l’ovalbumina e la conalbumina del bianco d’uovo, le sieroalbumine del plasma, i miogeni del muscolo e le a. di cereali come frumento e orzo. Per il loro carattere anfotero le a. possono dare sali sia con gli acidi sia con le basi; si combinano con alcuni metalli (ferro, rame, zinco ecc.), dando albuminati. Formano composti con molte sostanze come i sulfamidici, i coloranti azoici, i pigmenti biliari, i detergenti anionici e cationici, gli acidi grassi, i polisaccaridi, i chinoni, lo iodio e numerosi steroidi. Le sieroalbumine umane sono indicate nel trattamento di quadri clinici con marcata ipoalbuminemia (per es., cirrosi epatica in fase ascitica).
Si dice albuminemia il tasso di a. nel plasma (normalmente 0,03÷0,04 g/ml); albuminorrachia quello nel liquor cefalorachidiano. Particolare interesse diagnostico ha il rapporto tra albuminorrachia e numero delle cellule nel liquor: infatti si osserva iperalbuminorrachia con leucocitosi nei processi infiammatori delle meningi, senza leucocitosi nelle sindromi da compressione (specialmente da tumori).