Scultore greco, originario di Atene o di Lemno, attivo nella 2a metà del sec. 5º a. C., scolaro ed emulo di Fidia. A Pergamo è stata trovata una copia del suo Hermes propilèo, che ha caratteri arcaizzanti; si è cercato di attribuirgli il gruppo di Procne e Iti del Museo dell'Acropoli. Pausania ascrive ad A. l'intero frontone O del tempio di Zeus ad Olimpia, che è però di stile severo; potrebbero essere sue, pertanto, solo alcune delle figure angolari, di stile classico. Molto nota era anche una sua Afrodite detta "dei Giardini", il cui tipo si è tentato di riconoscere sia in un rilievo di Dafni sia in un'erma di Leptis Magna. Ad Atene erano altre statue: un'Afrodite eseguita in gara con Agoracrito, un'Atena eseguita in gara con Fidia, un Ares, un'Ecate Epipirgidia, un Efesto, un Dioniso; a Mantinea un Asclepio; a Tebe un gruppo di Atena ed Eracle, dedicato nel 403. Ad A. sono state attribuite le cariatidi dell'Eretteo.