ALESSANDRI
Architetti bergamaschi appartenenti a una delle famiglie più antiche e nobili della città.
Marco, che fu anche pittore, nacque a Bergamo nel 1664 circa da Giacomo e da Anna Maria Marchesi. Dopo un viaggio di studio a Roma, lavorò in patria, facendo i progetti per molte chiese (tra l'altro per la ricostruzione di S. Alessandro in Colonna che fu poi eseguita con lievi varianti), per altari e per abitazioni private. Le sue pitture, non pervenuteci, furono apprezzate dai contemporanei, e in particolare dal Tassi.
Morì il 19 ag. 1719.
Il fratello Achille nacque il 22 dic. 1665. Studiò a Milano presso i gesuiti; recatosi poi a Roma, vi apprese gli elementi di architettura, disegnando gli antichi monumenti.
Tornato a Bergamo, gli fu commessa la chiesa di S. Grata inter vites nel Borgo Canale di Bergamo alta: edificio a croce greca, di eleganti proporzioni, che prelude l'avvento dell'architettura settecentesca. Disegnò pure una casa nella sua proprietà di campagna ad Adrara.
Morì a Bergamo nel 1751.
Filippo, figlio di Achille e della contessa Vittoria Benaglia, fu architetto e pittore. Nato nel 1713, ricevette la sua educazione artistica dal padre.
Derivano da suoi disegni le facciate delle chiese di Urgnano e Medolago. Secondo il Tassi, progettò pure le facciate della casa del conte Giulio di Calepio, dei conti Rivola a Porta Pinta, della porta e della prospettiva del palazzo dei marchesi Terzi, la cava di campagna del conte Colleoni alle Corti Nuove, il portale dei Pezzoli a Rovato e il giardino Terzi a Trescore. Suo è anche il disegno del reliquiario dei SS. Fermo, Rustico e Proculo nel duomo di Bergamo, eseguito da Domenico Filiberti.
Morì a Bergamo il 9 febbr. 1773.
Fonti e Bibl.: Bergamo, Arch. della Curia vescov., mms. E. Fornoni (sub voce A. Achille); A. Pasta, Le pitture notab. di Bergamo, Bergamo 1775, pp. 17, 66, 79 (per Marco), 16, 66 (per Filippo); F. M. Tassi, Vite dei pittori, scultori e architetti bergamaschi, Bergamo 1793, II, pp. 132-134; P. Locatelli, Illustri Bergamaschi, III, Bergamo 1879, pp. 318-320; S. Locatelli Milesi, Bergamo vecchia e nuova e la Bergamasca, Bergamo 1945, pp. 84 (per Marco), 238 (per Achille), 231, 579 (per Filippo); L. Angelini, Architettura settecentesca a Bergamo, in Atti dell'VIII convegno naz. di storia dell'architettura (Caserta 12-15 ott. 1953), Roma 1956, p. 160; B. Belotti, Storia di Bergamo e dei Bergamaschi, Milano 1959, V, p. 210; U. Thieme-F. Becker, Allgem. Lexikon der bildenden Künstler, I, pp. 254 a.(ad voces).