Alessandria d'Egitto
Città fondata da Alessandro Magno (332-331 a.C.), appena conquistato l’Egitto, durante il suo viaggio per visitare l’oracolo di Ammone, nell’oasi di Siwa. Il conquistatore volle probabilmente farne il centro delle correnti economiche e commerciali dell’impero da lui sognato, ma solo con i primi Lagidi (Tolomeo I e II) essa divenne una grande realtà monumentale e urbanistica, accolse le spoglie del fondatore e sostituì Menfi come capitale dell’Egitto ellenizzato. Fin dal tempo di Tolomeo I cominciarono a sorgere, nel quartiere reale, il museo e la biblioteca. Tutti i successivi sovrani della dinastia contribuirono ad accrescere e ad abbellire la città, che ebbe non solo nelle costruzioni, ma anche nella lingua, negli ordinamenti e nelle leggi un carattere prettamente greco. Entrata con Augusto a far parte dell’impero romano, A. d’E. fu sede del governatore della provincia imperiale d’Egitto e rimase un centro di primaria importanza per tutta la tarda antichità, grazie anche alla presenza di una sede episcopale molto attiva. Presa nel 619 dal persiano Cosroe II, dopo un lungo assedio, essa fu poi recuperata all’impero d’Oriente da Eraclio. Nel 642 A. d’E. fu conquistata dal generale ‛Amr ibn al-‛As dopo un lungo assedio. Apocrifa è la storia dell’incendio della biblioteca ordinato dal califfo ‛Umar ibn al-Khattab, così come la notizia di distruzioni compiute dai conquistatori, che tuttavia riusarono nel tempo molti dei materiali preziosi e rari della città antica. Anche il famoso faro sopravvisse per diversi secoli, finché fu distrutto da un terremoto, mentre particolare cura fu posta nel canale che collegava la città con il Nilo. Al declino della città contribuirono la conquista ottomana del 1517 e la crisi del commercio mediterraneo. Durante l’invasione napoleonica del 1798, la città fu contesa fra inglesi e francesi. Ricostruita da Muhammad ‛Ali, A. d’E. fu bombardata dagli inglesi nel 1882. Nel corso del 20° sec., A. d’E. ha riguadagnato in parte la sua importanza ed è oggi la seconda città dell’Egitto.