ALESSANDRO I Bala, re di Siria
Di umile origine secondo alcuni, rampollo dei Seleucidi regnanti in Siria e figlio di Antioco IV secondo altri, il giovane Bala, che viveva in Smirne, da Attalo II di Pergamo fu sollevato al grado di pretendente al regno di Siria contro Demetrio I Sotere. Prese in Pergamo il diadema e il nome di Alessandro. Il senato romano, ch'era l'arbitro delle cose d'Oriente, lasciò facoltà di agire a lui e ai suoi partigiani, fra i quali erano Tolomeo Filometore di Egitto e Ariarate di Cappadocia. Sbarcato sulle coste della Fenicia in Tolemaide, nel 153 a. C., con schiere mercenarie, vide la sua impresa facilitata dall'odio delle popolazioni per Demetrio, e ottenne l'alleanza di Gionata Maccabeo, nominandolo sommo pontefice dei Giudei. Dopo alcuni scontri a lui sfavorevoli, in una battaglia decisiva tolse vita e corona a Demetrio, che cadde combattendo valorosamente (150). Per consolidare la sua posizione, sposò quindi Cleopatra figlia di Tolomeo Filometore. La sua vita come sovrano non fu molto esemplare; pur mostrando d'interessarsi alla filosofia stoica, pare indulgesse di soverchio ai piaceri e agli svaghi, abbandonando le cure del governo ai favoriti, che gli alienarono le simpatie della popolazione. Così il figlio di Demetrio I, Demetrio II, con l'aiuto del cretese Lastene, che gli aveva procurato un nerbo di mercenarî, poté mettersi in campo per rivendicare il trono paterno. Nella lotta intervenne Tolomeo Filometore, dapprima in aiuto di Alessandro, poi, nati dei dissapori, contro questo e in favore di Demetrio. In una battaglia, combattuta presso Antiochia di Oinopares, Tolomeo fu ferito mortalmente, ma Alessandro perdette la battaglia e fuggì presso il capo arabo Zabdiel (Diocles), che l'uccise, e ne mandò la testa a Tolomeo morente. Demetrio II divenne re di Siria (145 a. C.).
Bibl.: Niese, Gesch. d. griech. u. maked. Staaten, Gotha 1903, III, p. 258; A. Bouché-Leclercq, Hist. des Séleucides, Parigi 1913, I, pp. 332-346.