Pittore (Napoli 1684 - Perugia 1752); fu attivo a Roma, Perugia e Urbino. Pare che giovanissimo si sia trasferito a Roma, che dovette però presto abbandonare, dopo essere stato in carcere per ragioni ignote. Godendo della protezione degli Albani, si recò a Urbino dove soggiornò a lungo: qui la sua opera più importante è rappresentata dalla decorazione del palazzo Albani. Coll'aiuto del figlio Eugenio (n. nel 1714), lavorò molto anche a Perugia, dove esistono ancora sue numerose opere. Si dedicò in particolare al paesaggio, ispirandosi all'ultima "maniera" del Dughet, che traspose con facile ma piacevole mestiere.