Pilota automobilistico e ciclista su strada (n. Bologna 1966). È stato dal 1991 al 1994 e nel 1999 pilota di Formula 1, nella quale ha disputato 44 gare, correndo con la Jordan, la Minardi, la Lotus e la Williams, e successivamente (1996-2001) della formula CART, dove ha vinto due titoli, nel 1997 e nel 1998. Nel 2001 è stato vittima di un incidente sulla pista tedesca del Lausitzring, in seguito al quale gli sono state amputate entrambe le gambe. Dopo molti mesi, essendo riuscito nuovamente a camminare con l'aiuto di protesi, è tornato a correre in alcune gare con vetture da turismo e nel 2005 ha vinto il Campionato italiano Superturismo alla guida di una BMWi. In seguito si è dedicato all'handbike, con cui ha vinto la maratona di New York (2011) e quella di Roma (2012), il campionato italiano su strada (2010), la medaglia d'argento nella cronometro ai mondiali di Roskilde (2011), due ori e un argento ai Giochi paralimpici di Londra (2012) e due ori e un argento a quelli di Rio de Janeiro (2016), oltre che tre titoli mondiali ai Mondiali paralimpici di Baie-Corneau (2013). Nel 2016 lo sportivo è tornato a vincere in una corsa automobilistica, aggiudicandosi su una Bmw M6 una gara al Mugello nel campionato italiano Gran Turismo. Agli intensi impegni agonistici ha affiancato anche alcune esperienze come conduttore televisivo (E se domani, Sfide) e una prolungata attività di sensibilizzazione dell'opinione pubblica in merito alle problematiche degli individui diversamente abili. Nel 2003 ha pubblicato, in collaborazione con G. Gasparini, il libro ...Però, Zanardi da Castelmaggiore!, in cui racconta la sua carriera e il suo faticoso percorso di recupero, mentre è del 2016 Volevo solo pedalare, anch'esso scritto in collaborazione con Gasparini come il successivo «Quel ficcanaso di Zanardi». Osservando lo sport ho capito meglio la vita (2019). Nel 2014 è stato insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.