Alfònso II d'Este duca di Ferrara, Modena e Reggio. - Combatté contro i turchi al fianco dell'imperatore Ferdinando I d'Austria per la riconquista dell'Ungheria, ma non riuscì a ottenere in cambio il titolo di granduca, dopo la sua morte Ferrara passò allo Stato pontificio.
Figlio (Ferrara 1533 - ivi 1597) di Ercole II e di Renata di Francia, educato alla corte francese, salì al trono il 26 nov. 1559. Rimandata per volontà di Pio IV in Francia la madre, calvinista (1560), tenne corte fastosa, presso cui trovarono appoggio letterati ed artisti quali G. B. Guarini, G. B. Pigna, Francesco Patrizi, Pirro Ligorio. Impegnandosi nella celebre questione della "precedenza" contro Cosimo de' Medici (ne aveva sposato nel 1558 la figlia Lucrezia, morta nel 1561), per avere un titolo maggiore cercò l'appoggio dell'imperatore Ferdinando I d'Austria sposandone la figlia Barbara (1565) e aiutandolo nell'infelice spedizione contro i Turchi in Ungheria (1566), ma invano, mentre Cosimo diventava granduca. Non avendo avuto figli, neppure dalla terza moglie (1579) Margherita Gonzaga, e mentre Pio V e Gregorio XIII gl'interdicevano di designare un successore (Gregorio XIV morì prima di risolvere la questione secondo le speranze di A., come si era proposto), ottenne dall'imperatore l'investitura di Modena e Reggio per il cugino Cesare (1594), sperando potesse mantenersi a Ferrara (che invece passò nel 1597, alla morte di A., alla Santa Sede). La sua fiscalità e qualche atto di crudeltà (ma è ingiusta l'accusa per quanto riguarda il Tasso) indebolirono l'affetto dei Ferraresi per la casa d'Este. Fu ottimo tecnico delle armi da fuoco delle quali studiò vari perfezionamenti, come un archibugio a più colpi da lui presentato al papa. Fece costruire carrette cannoniere con parapetti a prova di archibugio.