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VARGAS, Alfonso

di Enrico Carusi - Enciclopedia Italiana (1937)
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VARGAS, Alfonso (Alfonso Toletano, Alfonso Ispalense, Alfonso de Ispania)

Enrico Carusi

Nato a Toledo verso il 1300, morì a Siviglia il 26-27 dicembre 1366. Nulla si sa di preciso sulla sua formazione religiosa e dottrinale. Inviato all'università di Parigi vi ebbe il titolo di maestro, probabilmente nel periodo fra il 1340 e il 1353 Molti scolastici di quel tempo rispecchiano le sue idee. Nel 1353 lo ritroviamo in patria: il 13 febbraio di quell'anno fu eletto vescovo di Badajoz; il 25 ottobre 1354 venne trasferito nella sede vescovile di Osma, suffraganea di Toledo, e il 18 giugno 1361 fu eletto arcivescovo di Siviglia. Speciale incarico egli ebbe nel 1353 al seguito del cardinale Egidio Álvarez de Albornoz durante la legazione di questo cardinale in Italia per assoggettare le città degli Stati della Chiesa ribelli all'autorità pontificia: mostrò attitudini militari specie nell'espugnazione di Faenza. Tornato in patria tra il 1356 e il '57, dedicò gli ultimi anni di vita alla conversione degl'infedeli.

Delle sue opere due sole furono pubblicate, la prima In tres Aristotelis libros de anima subtilissimae quaestiones (Firenze 1477, Venezia 1566, Vicenza 1608), la seconda Lectura super primo sententiarum (Venezia nel 1490), la cui composizione deve risalire al 1344-45. Ma altre opere sue ci sono note. A. V. non fu un caposcuola nella storia della filosofia scolastica, eppure nei suoi scritti si mostra dotato di mente speculativa e di forte dialettica.

Bibl.: J. Kürzinger, Alfonsus V. Toletanus und seine theologische Einleitungslehre, ecc., in Beiträge zur Geschichte der Philosophie und Theologie des Mittelalters, ecc., XXII, Münster in V., 1930, fasc. 5-6; ivi tutta la bibliografia è ampiamente riportata. V. anche A. Lang, Die Wege der Glaubensbegründung bei den Scholastikern des 14. Jahrhunderts, ibid., XXX, fasc. 1-2, s. v. Vargas; intorno a qualche manoscritto sconosciuto del V. e alle sue dottrine v.: Aus der Geisteswelt des Mittelalters, in onore di M. Grabmann, nel suppl. III dei Beiträge cit., negl'indici alla voce Alfonso V. Nell'archivio dell'ordine agostiniano in Roma il Regesto Dd1, ff. 92-93 contiene un documento del 1358 che si riferisce all'influenza del V. sull'insegnamento teologico a Toledo, per opera di Francesco d'Amelia.

Vedi anche
Martin Grabmann Grabmann ‹ġràapman›, Martin. - Storico tedesco della filosofia e teologia medievali (Winterzhofen, Baviera, 1875 - Eichstätt 1949). Ordinato sacerdote nel 1898, insegnò filosofia cristiana all'univ. di Vienna (1913-18) e dogmatica a Monaco (1918-39). Collaborò al Lexikon für Theologie und Kirche (1930-38); ... Gil Álvarez de Albornoz Albornoz ‹albℎornòtℎ›, Gil (Egidio) Álvarez de. -  Cardinale e uomo politico (Cuenca 1300 circa - Buonriposo, Viterbo, 1367). Arcivescovo di Toledo, cancelliere del re di Castiglia e cardinale dal 1350, fu poi nominato da Innocenzo VI legato in Italia e vicario generale nei domini della Chiesa, che si ... órdini agostiniani agostiniani, órdini Comunità religiose che seguono la regola agostiniana, ispirata cioè alle norme che s. Agostino nella sua Epistola 211 prescrive per le monache d'Ippona. In senso stretto sono: gli agostiniani, ordini eremiti, i canonici regolari di s. Agostino, gli agostiniani, ordini dell'Assunzione, ... Faenza Comune della prov. di Ravenna (215,8 km2 con 56.131 ab. nel 2008), situato sulla Via Emilia, presso la confluenza del fiume Lamone con il torrente Marzeno. Oltre la riva destra del fiume Lamone si trova il Borgo Durbecco. Florido mercato agricolo. È famosa in tutto il mondo per l’industria delle maioliche. ...
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