Alfonso X, il Saggio, re di Castiglia e di León
Nacque a Toledo il 23 novembre 1221, figlio di Ferdinando III di Castiglia, cui succedette nel 1252, e di Beatrice (detta anche Elisabetta o Isabella) di Svevia, figlia di Filippo di Svevia (v.). Il suo regno fu caratterizzato dal tentativo, fallito, di completare l'opera di reconquista iniziata dal padre, di assicurare l'egemonia della Castiglia sui restanti Regni peninsulari, nonché di ottenere, in virtù delle sue ascendenze sveve, la corona imperiale alla morte di Corrado IV (v.) nel 1254. Le tendenze universalistiche, frustrate nell'attuazione della sua politica, ebbero felice esito esclusivamente in una sorta di illuminato imperialismo culturale. Figura di capitale importanza nella cultura spagnola del XIII sec., caratterizza un momento culminante della funzione assunta dalla Spagna di mediazione tra l'elemento scientifico orientale, arabo ed ebraico, e la cultura europea. A. promosse la compilazione del Libro de las leyes, nonché di opere storiche come la Crónica general e la Grande e general Estoria, dette inoltre impulso all'elaborazione di opere scritte con intenti scientifici e divulgativi che contribuirono alla sua fama di sapiente. La produzione poetica, raccolta nelle Cantigas de Santa María, costituisce la sua opera più personale. Morì a Siviglia il 4 aprile 1284.