Pittore (Parigi 1839 - Moret-sur-Loing, Senna e Marna, 1899); nato da genitori inglesi, dopo gli studî commerciali a Londra, decise di dedicarsi alla pittura. A Parigi frequentò i corsi di Ch. Gleyre (1862-64) presso l'École des beaux-arts, dove conobbe F. Bazille, A. Renoir e C. Monet, con i quali strinse una duratura amicizia condividendone le nuove ricerche en plein air. Partito da una pittura dal disegno fermo, vicina alle soluzioni di J.-B.-C. Corot e di Ch.-F. Daubigny (Veduta di Montmartre, 1869, Grenoble, Musée de Peinture et de Sculpture), dopo il 1870 si accostò all'esempio di Monet, maturando uno stile personale dalle tonalità terse e leggere, di grande luminosità e trasparenza, al quale dovette contribuire anche la conoscenza della pittura di paesaggio inglese (Ponte a Villeneuve-la-Garenne, 1872, New York, Metropolitan Museum). Carattere solitario e appartato, salvo i brevi soggiorni in Inghilterra (1874; 1897) e a Parigi, in occasione delle mostre degli impressionisti, visse prevalentemente nei pressi di Louveciennes e a Moret-sur-Loing: qui, sottile interprete del paesaggio, seppe rendere con grande poesia il variare delle stagioni in opere, modulate su gamme fredde e delicatissime, nelle quali il tratto si frantuma e riflette il movimento dell'acqua e la vibrazione dell'aria (Parigi, Musée d'Orsay: Inondazione a Port-Marly, 1876; Canale del Loing, 1884; Ponte di Moret, 1893).