Regione storica e geografica del Portogallo, la più meridionale del paese. Una serie di rilievi la dividono a N dalla regione dell’Alentejo, digradando verso S fino alla piatta cimosa alluvionale che per 150 km forma il suo litorale atlantico, da capo S. Vincenzo (a O) alla foce del fiume Guadiana (a E). Nella zona di basse montagne è boscosa, con abbondanti precipitazioni; la scarsa popolazione si concentra in minuscoli centri; produzioni prevalenti: sughero, carbone di legna, acquavite. La zona costiera è maggiormente popolata, con clima dolce in inverno e caldo in estate, ma la piovosità è scarsa. Fiorente vegetazione di carrubi, fichi, mandorli, aranci, limoni, che si alternano a campi di mais, grano, segale. Importanti le industrie del pesce, del sale e la lavorazione della frutta secca. Centri principali: Faro, Lagos, Portimão e Taviro.
Abitata in un primo tempo dai Celti, dominata poi dai Cartaginesi, dai Romani e, con il 5° sec. d.C., dai Visigoti, l’A. dall’8° sec. appartenne agli Arabi. I Portoghesi ne iniziarono la riconquista nel 1139 (battaglia di Ourique), portandola a termine con Alfonso III (1249-51), che contrastò la regione alla Castiglia.