amhara
Nome, attribuito nel 20° sec., ai parlanti della maggiore lingua semitica dell’Etiopia (amarico), stanziati in prevalenza nelle regioni centrali dell’Altopiano, che crebbero di rilievo nello Stato etiopico già a partire dal declino di Aksum. La posizione degli a. divenne egemonica a fine 19° sec. con l’ascesa di Menelik II e dell’aristocrazia amharica dello Shoa, la cui lingua divenne criterio cruciale di definizione dell’appartenenza nazionale. Tale predominio venne ridimensionato però con il crollo del regime del Derg (1991), l’ascesa di governanti provenienti dal Tigray e il varo in Etiopia di un federalismo a base etnica.