Nome assunto da G. Carducci, G. Chiarini, G. T. Gargani e O. Targioni Tozzetti quando nel 1856, traendo pretesto da un libretto di versi pubblicato da B. Bracci, si scagliarono contro i romantici. Combattevano «l’irruzione straniera nelle lettere», una spiritualità sognante, un modo d’immaginare e di scrivere sfumato, poco concreto. L’epiteto di pedanti ebbe per loro il significato polemico, e ‘onorifico’, di classicisti e puristi a oltranza.