Pittore (Bologna 1474 o 1475 - ivi 1552). Formatosi presso il padre, Giovanni Antonio, anch'egli pittore, risentiva del Francia e del Costa, prima del viaggio a Roma (1500-1503 circa), ove l'incontro con l'antico e con l'arte del Pinturicchio e di Filippino Lippi doveva fornire notevole materia alla sua bizzarra fantasia, pronta a ricreare in chiave quasi umoristica gli atteggiamenti della classicità (disegni ora a Londra, British Museum). Nelle sue opere principali (tre affreschi nell'oratorio di S. Cecilia a Bologna, 1506-08 circa; affreschi nella cappella di S. Agostino in S. Frediano a Lucca, 1507-09), in una serie di ritratti, nella pala di S. Martino a Bologna, egli giunge ad accenti personalissimi, di espressione icastica e di raffinato colore. Attivo dal 1514, a Bologna, per S. Petronio, scolpiva anche alcuni rilievi delle porte minori. Fu anche miniatore (Ore Albani, Londra, British Museum). Del fratello Guido (Bologna 1467 circa - ivi prima del 1504), pittore, non rimane nessuna opera certa.