BIGNAMI, Amico
Patologo, nato a Bologna nel 1862 morto a Roma nel 1929. Laureatosi a Roma nel 1882, fu dapprima professore incaricato, poi straordinario, infine nel 1906 ordinario di patologia generale nell'università di Roma. Fu dal 1896 medico primario negli ospedali riuniti. Ricercatore acutissimo, si dedicò particolarmente agli studî dell'anatomia patologica dell'infezione malarica. A lui si deve (1892) la classificazione dei varî tipi di febbre dovuti al Plasmodium praecox e la descrizione del ciclo di sviluppo del parassita negli organi interni; per il primo avanzò nel 1896 l'ipotesi che la malaria venisse inoculata dalle zanzare, dimostrandola sperimentalmente nel 1898. Altri lavori del B. trattano di alterazioni patologiche del cervello e del cervelletto, dell'acromegalia, della linfemia, ecc. Appartiene col Marchiafava, il Grassi e il Celli al gruppo degli scienziati italiani cui spetta il merito d'aver risolto decisamente il problema della malaria e della sua eziologia, rendendo così possibile la campagna razionale contro il morbo.
Fra i suoi numerosi ed importanti lavori scientifici vanno citati in prima linea i seguenti: Ricerche sull'anatomia patologica delle perniciose, in Atti R. Acc. med., 1890; Sulle febbri malariche estivo-autunnali (in collaborazione col Marchiafava), in Atti R. Acc. med., 1892; Ipotesi sulla biologia dei parassiti malarici fuori dell'uomo, in Policlinico, 1896; Come si prendono le febbri malariche, in Boll. R. Acc. med., 1898. Pubblicò nel 1921, in collaborazione col Marchiafava, il trattato su La infezione malarica che fu tradotto in inglese.