AMINANDRO (Αμύνανδρος)
Re degli Atamari, popolo dell'Epiro. Durante la prima guerra macedonica (208 a. C.) fu mediatore, per conto degli Etoli, tra questi e Filippo di Macedonia, ma poi passò al re macedone, da cui ebbe in compenso l'isola di Zacinto. Prese parte alle trattative di pace tra Filippo e Sempronio (205) in Fenice di Epiro. Nella seconda guerra macedonica parteggiò per i Romani, conquistando alcuni luoghi della Tessaglia orientale. Dopo il congresso di Nicea fu da Flaminino mandato a Roma come negoziatore, e in ricompensa dei suoi servizî poté conservare tutte le conquiste fatte. Ciò non ostante, al principio della guerra siriaca (192), forse per istigazione del cognato Filippo di Megalopoli, lo troviamo alleato di Antioco contro Roma. Il suo territorio fu invaso dal re Filippo, alleato di Roma (191), ed egli dovette rifugiarsi con la famiglia ad Ambracia; di qui, nel 189, con l'aiuto della lega Etolica, poté ritornare in patria, cacciarne Filippo e quindi far pace con Roma.
Fonti: Livio, XXXV, 47; XXXVI, 31 segg. e passim; Polyb., XVIII, passim; XXI, 25, 29.
Bibl.: Wilcken, in Pauly-Wissowa, real-Encycl. d. class. Altertumswiss., I, col. 2004 seg.