(ebr. Ben ‛Ammī) Nella Bibbia, figlio di Lot e fratello di Moab, capostipite degli Ammoniti. Secondo il racconto biblico sarebbe stato il frutto dell’unione incestuosa della figlia minore di Lot con il padre, mentre dall’altra figlia sarebbe nato Moab, capostipite dei Moabiti (➔ Moab).
Il regno degli Ammoniti si estendeva all’incirca tra il Wadi Zerqa a N, Madaba a S, il deserto siriano a E e la valle del Giordano a O. Il sito della capitale, Rabbah o Rabbath Ammon (od. Amman), fu occupato fin dal Bronzo Antico, ma divenne una potente città-stato nel Bronzo Medio II (1700 a.C.). Narrazioni annalistiche assire attestano l’esistenza del regno solo a partire dall’8° sec. a.C.; la fase di massimo sviluppo, tra l’8° e il 6° sec. a.C., vide gli Ammoniti comunque soggetti agli Assiri. Conquistato dai Babilonesi al principio del 6° sec. a.C., il regno entrò a far parte della quinta satrapia dell’impero persiano. Gli Ammoniti furono sempre in lotta con gli Israeliti. Erano numerosi ancora alla metà del 2° sec. d.C., quando si trovavano sotto il dominio romano. La religione era imperniata sul culto del dio Melek.