amore
Un sentimento fondamentale dalle molte forme
Sentimento complesso e intenso in cui si mescolano affetto, desiderio e attrazione, l'amore può avere forme molto diverse e una varietà pressoché infinita di 'oggetti': amore verso un'altra persona o verso i familiari, verso Dio o verso un ideale. Studiato dalla filosofia, dalla teologia e dalla psicologia, l'amore è anche uno dei principali ispiratori della produzione artistica di tutti i tempi.
Gli antichi cercavano di spiegare l'innamoramento ricorrendo al mito. Per i Greci l'amore nasceva nell'animo umano per volere di Afrodite, dea della bellezza, dell'amore e della fecondità, o per capriccio di Eros, figlio della dea. Il fatto che i Greci immaginassero che Eros fosse nato dal matrimonio di Afrodite con il dio della guerra, Ares, fa pensare che avessero bene intuito il legame che esiste tra amore e aggressività. Anche i Romani ponevano tra le loro divinità una dea dell'amore, Venere ‒ moglie del dio guerriero Marte ‒ e suo figlio Cupido. Eros e Cupido, armati di arco e frecce, trafiggevano il cuore degli uomini infondendovi la passione amorosa.
Con la nascita della filosofia, si passa dalle semplici spiegazioni dei miti al tentativo di comprendere l'essenza dell'amore ed esprimerla in concetti. Il filosofo greco Empedocle per primo parla dell'amore contrapponendolo all'odio. In seguito, la storia della filosofia mostra che l'amore è oggetto del pensiero di grandi filosofi di tutti i tempi: basti ricordare Platone e Aristotele e, più tardi, i filosofi del Rinascimento.
La teologia ha indagato l'amore umano e quello divino; si è interrogata sulla possibilità dell'uomo di provare amore disinteressato per Dio o per un'altra persona. Amare l'altro più di sé stesso, volere il bene dell'altro più del proprio vantaggio avvicinerebbe l'amore umano a quello divino, così come viene descritto dalla religione.
Sigmund Freud, il padre della psicoanalisi, afferma che l'amore della vita adulta si basa sulle prime esperienze amorose dell'infanzia. Nel neonato, lo sviluppo della capacità di amare dipende dal rapporto con la madre o con chi si prende cura di lui. Essere amato, in questa fase della vita, consiste nel trovare comprensione e appagamento di tutti i bisogni. Probabilmente la prima forma di amore di un bambino è il suo attaccamento alla madre. Mentre l'amore dei genitori per i figli ha un'importante caratteristica dell'amore maturo ‒ la ricerca del bene della persona amata ‒ , l'amore infantile verso i genitori è caratterizzato soprattutto dalla ricerca del proprio benessere. Perciò si dice che l'amore infantile è 'narcisistico', termine derivato da Narciso, un personaggio della mitologia greca innamorato di sé stesso.
Con la crescita, il bambino si rende conto di non essere il centro del mondo e acquista progressivamente la capacità di identificarsi con gli altri, cioè di mettersi nei loro panni per capire i loro bisogni. In questo modo l'essere umano diventa in grado di provare un amore adulto, o maturo, fondato sul desiderio reciproco di rendere felice l'altro. L'inizio di ogni storia d'amore si chiama 'innamoramento' ed è caratterizzato dalla idealizzazione della persona di cui si è innamorati. In questo periodo, l'innamorato non vede i difetti dell'altro (per questo si dice che l'amore è cieco) e gli attribuisce solo le migliori qualità. Questa operazione inconsapevole sembra necessaria per iniziare qualunque storia d'amore: poi l'innamoramento si trasforma in amore e l'altro viene amato per quello che è, con tutti i suoi difetti. Nell'amore a prima vista ‒ o colpo di fulmine ‒, l'idealizzazione raggiunge la massima intensità: l'innamorato, senza conoscere affatto la persona che pensa di amare, la ritiene la migliore dell'universo. In genere il colpo di fulmine dura poco perché si scopre che la persona di cui si è innamorati è troppo diversa dalla persona ideale che avevamo immaginato.
Gli esseri umani possono avere rapporti sessuali senza amarsi. Però l'amore degli adolescenti e degli adulti si accompagna quasi sempre al desiderio sessuale, perché è un sentimento che coinvolge la mente e il corpo. Le persone che si amano desiderano sentirsi vicine e la sessualità rappresenta anche una possibilità di sentirsi uniti come una persona sola. L'aggressività, intesa come desiderio di entrare nel mondo dell'altro, è una componente dell'amore e della sessualità.
L'amore eterosessuale è rivolto a una persona di sesso diverso dal proprio; invece l'amore omosessuale si rivolge a una persona dello stesso sesso, ma l'intensità dei sentimenti può essere la medesima in entrambe queste forme di amore.
L'amore platonico ‒ così chiamato perché descritto dal filosofo Platone ‒ è un amore spirituale privo di sessualità. Vi sono molte forme di amore in cui è esclusa la sessualità, che invece è una componente naturale della relazione amorosa matura. L'amore dei genitori per i figli si può esprimere fisicamente nella tenerezza.
In tutte le società umane la legge, la morale e la religione vietano l'incesto, cioè la relazione sessuale tra membri della stessa famiglia. Il divieto dell'incesto protegge i più deboli, cioè i bambini. L'incesto, infatti, non è una forma di amore perché ruba ai bambini la loro infanzia costringendoli a fare esperienze sessuali per le quali il corpo e la mente infantili non sono preparati. L'amore dei figli per i genitori acquista nel tempo la qualità dell'amore maturo; durante l'infanzia, l'attrazione fisica verso il genitore di sesso opposto o dello stesso sesso, manifestata nella tenerezza, conduce a una tappa importante dello sviluppo psicologico e sessuale detta complesso di Edipo.
L'amore per Dio può consistere nel dedicare a Dio la propria vita, come nella scelta di divenire sacerdoti o suore, o semplicemente nell'impegno di seguire anche con sacrificio gli insegnamenti della propria religione. Tutte le religioni esortano ad amare il proprio dio e il proprio prossimo. L'altruismo è una forma dell'amore e si esprime in tutte le attività di aiuto agli altri, per esempio nel volontariato.
L'egoismo è il naturale amore per la propria persona e diventa dannoso quando è talmente intenso da impedire l'amore per gli altri.
In ogni amore maturo c'è un po' di egoismo, perché mettendosi nei panni dell'altro ognuno ama un po' anche sé stesso e perché amando si può guadagnare l'amore dell'altro.
Ogni definizione scientifica coglie soltanto alcuni aspetti dell'amore; gli artisti, più che gli studiosi, riescono a trasmettere l'intensità e le emozioni dell'esperienza amorosa. L'amore infatti è protagonista della letteratura e della poesia, della musica e della canzone, delle arti figurative, del cinema e del teatro. Attraverso la produzione degli artisti, possiamo vedere come è cambiato, durante i secoli, l'ideale dell'amore degli esseri umani e il modo di vivere l'amore. A differenza di quella del passato, che trattava l'amore in modo sempre un po' idealizzato, la produzione artistica contemporanea ‒ romanzi, film, canzoni ‒ racconta l'amore di tutti e di tutti i giorni, con le difficoltà della vita insieme, con le delusioni e i dolori degli amori che finiscono.
Il termine erotismo, derivato da Eros, si riferisce a tutto ciò che suscita o esalta i desideri sessuali. Non soltanto le produzioni artistiche possono essere erotiche, ma anche il modo di vestirsi delle persone può avere questa qualità. Gli innamorati vogliono suscitare desiderio nella persona amata, perciò l'erotismo è una componente dell'amore. La pornografia, cioè la rappresentazione di soggetti sessuali in scritti, fotografie, film, disegni, ha invece lo scopo di suscitare eccitazione sessuale e non ha nulla a che vedere con il desiderio amoroso.