Di nome Artemio (m. Costantinopoli 721), alto funzionario civile, alla deposizione di Filippico (713) fu acclamato imperatore dal senato e dal popolo, ribellatisi contro l'elemento militare e i fautori del monotelismo. Cercò di ristabilire l'ordine e l'ortodossia, ma, avendo inviato contro gli Arabi una flotta a Rodi (714), le truppe del thema di Opsichion si ammutinarono, determinando una più vasta rivolta militare (715). A. abdicò (gennaio 716) e si ritirò, prete, a Tessalonica. Nel 717 tentò una rivolta con l'appoggio dei Bulgari; ma da questi fu consegnato all'imperatore Leone III Isaurico, che lo fece decapitare.