Regista cinematografico belga (Lovanio 1926 - Valencia 2002). È stato autore di sicura personalità e complesse ascendenze culturali, che andavono dalla pittura, alla musica, alla letteratura, al cinema di registi a lui congeniali (Murnau, Bergman, Hitchcock). Gran parte dei suoi film tende ad analizzare zone umbratili dell'esistenza, in atmosfere dove il quotidiano sfuma nel mistero, con inquietanti analogie tra vicende narrate e paesaggi. Tra i suoi film si ricordano: Le temps des écoliers (1962); De man die zijn haar kort liet knippen ("L'uomo dal cranio rasato", 1965); Un soir, un train (1968); Rendez-vous à Bray (1971); Belle (1973); Femme entre chien et loup (1979); Benvenuta (1983); Babel (1986); L'oeuvre au noir (1988), dall'omonimo romanzo di M. Yourcenar.