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Andrea di Vanni d'Andrea

di C. De Benedictis - Enciclopedia dell' Arte Medievale (1991)
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Andrea di Vanni d'Andrea

C. De Benedictis

Pittore e uomo politico senese, figlio di Vanni d'Andrea e di Giacoma di Nannuccio, è documentato dal 1353 al 1413. Nel 1363 e poi nel 1389, 1394, 1402 A. è registrato nell'elenco accluso al Breve dei pittori senesi; negli anni 1368, 1370, 1380, 1399 eseguì vari lavori di pittura nel duomo e dal 1379 per l'ospedale di S. Maria della Scala; nel 1369, 1372 e 1379 sono documentati alcuni lavori per la chiesa di S. Martino e nel 1398-1400 per la chiesa di S. Francesco. Per due volte si recò a Napoli: il primo soggiorno è situabile intorno al 1365-1366, il secondo negli anni 1383-1385.

L'intensa attività pittorica di A. si intreccia con quella politica, documentata dal 1363 al 1390; oltre a numerosi incarichi pubblici a Siena, venne inviato come ambasciatore ad Avignone presso Gregorio XI, a Firenze, in Maremma e a Napoli presso Urbano VI.

Un altro aspetto della personalità di A. è rappresentato dall'intenso sodalizio spirituale con s. Caterina Benincasa, testimoniato dall'affresco in S. Domenico raffigurante la santa e una devota.

Nonostante l'abbondanza di dati documentari, è arduo ricostruire il percorso artistico di A., assai monocorde e privo di sicuri punti di riferimento: una sola opera è firmata (Crocifissione, Washington, Corcoran Gall. of Art), due sole sono datate: il polittico già in S. Francesco del 1396 e quello di S. Stefano alla Lizza (Siena) del 1400. Lo stile di A., teso al recupero arcaizzante dei fatti del primo Trecento locale, appare orientato a rielaborare una versione astratta e irrigidita delle eleganze di Simone Martini, anche per l'influsso dei suoi stretti seguaci quali Naddo Ceccarelli e il Maestro di Palazzo Venezia.

Il suo percorso può indicativamente iniziare con piccole tavolette per la devozione privata (Madonna nr. 1054, Berlino, Staatl. Mus.; Crocifissione, Cambridge, MA, Fogg Art Mus.; Madonna, Oxford, Ashmolean Mus. of Art and Archaeology; Crocifissione, Groninga, Groninger Mus.) e con il polittico eseguito durante il primo soggiorno napoletano, intorno al 1365, destinato alla cappella del castello di Casaluce, di cui rimangono soltanto due pannelli con S. Francesco (Altenburg, Staatl. Lindenau-Mus.) e S. Giacomo (Napoli, Mus. e Gall. Naz. di Capodimonte). Successivi al soggiorno napoletano si dovrebbero scaglionare i restauri agli affreschi di Ambrogio Lorenzetti nel Palazzo Pubblico di Siena (Bellosi, 1974), gli affreschi della Confraternita della Madonna presso l'ospedale di S. Maria della Scala e la tavola di S. Bernardino nell'oratorio della Confraternita a Seggiano. Nel secondo soggiorno napoletano, documentato negli anni 1383-1385, vanno collocati i due pannelli, resti di un piccolo polittico portatile proveniente da Napoli (Ascensione, Leningrado, Ermitage; Resurrezione Ingenheim, già Coll. Ingenheim), e il trittico della Corcoran Gall. of Art di Washington. All'ultima e più scadente attività di A. vanno riferite le Madonne di S. Michele e di Santo Spirito a Siena e del Fitzwilliam Mus. di Cambridge, l'affresco raffigurante S. Caterina in S. Domenico a Siena, il polittico già in S. Francesco del 1396 (Madonna con il Bambino, S. Francesco, Crocifissione e profeti, Siena, Pinacoteca Naz., nr. 114), il polittico già in S. Eugenio (Madonna con il Bambino, Siena, S. Donato; Angelo e Vergine Annunciata, Cambridge, MA, Fogg Art Mus.; Redentore benedicente, Siena, oratorio delle Pie Disposizioni; S. Pietro e S. Paolo, Boston, Mus. of Fine Arts; S. Giovanni Evangelista, Cambridge, MA, Fogg Art Mus.; S. Agnese, S. Orsola, S. Anna, Francoforte, Städelsches Kunstinst. und Städt. Gal.) e il trittico di Boston (Isabella Stewart Gardner Mus.); una delle ultime opere è il grandioso complesso per la chiesa di S. Stefano alla Lizza, datato 1400, la cui predella fu aggiunta da Giovanni di Paolo.

Bibliografia

Fonti:

S. Tizio, Historiae Senensis, ms. del sec. 16°, Siena, Bibl. Com.

F. Chigi, Elenco delle pitture sculture e architetture di Siena [1625], a cura di P. Bacci, Bullettino Senese di Storia Patria 46, 1939, p. 327.

G. Della Valle, Lettere Sanesi sopra le Belle Arti, II, Roma 1785, pp. 141-142.

L. Lanzi, Storia pittorica dell'Italia, I, Bassano 1795, p. 296.

Letteratura critica:

G. De Nicola, s.v. Andrea di Vanni d'Andrea, in Thieme-Becker, I, 1907, pp. 464-465 (con bibl.).

G. H. Edgell, Andrea Vanni Annunciation in the Fogg Museum Harvard, ArtAm 3, 1915, pp. 226-231.

R. Van Marle, Simone Martini et les peintres de son école, Strasbourg 1920, pp. 127-134.

F. Mason Perkins, A Triptych by Andrea Vanni, ArtAm 9, 1921, pp. 180-188.

id., Alcuni dipinti inediti senesi, I, Una tavola di Andrea Vanni, RassASen 15, 1922, pp. 61-63.

Van Marle, Development, II, 1924, pp. 432-451.

J. PopeHennessy, Notes on Andrea Vanni, BurlM 74, 1939, pp. 92-97.

id., A Madonna by Andrea Vanni, ivi, 81-82, 1943, pp. 174-177.

Toesca, Trecento, 1951, p. 597.

M. Meiss, Painting in Florence and Siena after the Black Death, Princeton 1951 (trad. it. Pittura a Firenze e Siena dopo la morte nera, Torino 1982).

id., Nuovi dipinti e vecchi problemi. Una crocifissione del Fogg Museum, RivA 30, 1955, pp. 113-123.

J. Ziff, The reconstruction of an altarpiece by Andrea Vanni, ArtB 39, 1957, pp. 138-142.

F. Zeri, Appunti nell'Ermitage e nel Museo Pusckin, II, Una 'Ascensione' di Andrea Vanni nell'Ermitage, BArte 46, 1961, pp. 223-226.

B. Berenson, Italian Pictures of the Renaissance. Central Italian and North Italian Schools, London 1968, pp. 440-442.

F. Bologna, I pittori alla Corte angioina di Napoli, 1216-1414 e un riesame dell'arte nell'età federiciana, Roma 1969, pp. 325-326.

L. Bellosi, Buffalmacco e il Trionfo della morte, Torino 1974, pp. 53-54.

E. Carli, Motivi virgiliani nello Spedale di Siena, AV 15, 1976, 2, pp. 3-8.

C. De Benedictis, La pittura senese 1330-1370, Firenze 1979, pp. 50-52.

E. Carli, La pittura senese del Trecento, Milano 1981, pp. 246-248.

H. W. Van Os, From Rome to Siena: the altarpiece of San Stefano alla Lizza, Mededeelingen van het Nederlands Instituut te Rome 43, 1981, pp. 119-128.

A. Cornice, Andrea Vanni in Il Gotico a Siena, cat. (Siena 1982), Firenze 1982, pp. 286-289.

C. De Benedictis, Pittura e miniatura del Duecento e del Trecento in terra di Siena, in La pittura in Italia. Il Duecento e il Trecento, Milano 1986, I, pp. 325-363: 363.

V. L. Wainwright, s.v. Andrea di Vanni d'Andrea Salvani, in AKL, II, 1986, pp. 1022-1024.

Vedi anche
Ugolino Lorenzetti Nome convenzionale assegnato da B. Berenson a un anonimo pittore senese del sec. 14º, influenzato da Ugolino da Siena e da P. Lorenzetti. A U. Ugolino Lorenzetti sono stati attribuiti, tra l'altro, un polittico nel museo di S. Croce a Firenze, una Madonna nella pinacoteca di Lucca, dipinti nella pinacoteca ... Giovanni di Paolo Pittore (n. Siena 1403 circa - m. 1482); forse allievo di Paolo di Giovanni Fei, derivò elementi anche da Taddeo di Bartolo e Gentile da Fabriano, e più tardi dal Sassetta. La sua pittura, lineare e coloristicamente aspra, è di una esasperata espressività, di visionaria fantasia. Opere principali: Madonna ... Bàrtolo di Fredi Battilori Bàrtolo di Fredi Battilori. - Pittore senese (n. 1330 circa - m. Siena o San Gimignano 1410). La sua maniera, che si rifà ai modi sia di S. Martini sia dei Lorenzetti e di L. Memmi, rappresenta, alla fine del Trecento, il perdurare di una tradizione senese ormai impoverita nelle qualità più propriamente ... Taddèo di Bartolo Taddèo di Bartolo (o Taddeo Bartoli). - Pittore (Siena 1362 circa - ivi 1422). Attraverso Jacopo di Mino del Pellicciaio guardò a Simone Martini e si mantenne fedele alla sua formazione trecentesca che arricchì con nuovi contatti; in Liguria (1393; 1397) da Barnaba da Modena riprese le arcaiche lumeggiature ...
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Altri risultati per Andrea di Vanni d'Andrea
  • Vanni, Andrea
    Enciclopedia on line
    Pittore (Siena 1330 circa - ivi 1414 circa). Prese parte alla vita politica di Siena, come ambasciatore a Napoli (1354, 1375, 1383, 1384, 1385), Avignone (1372), Firenze (1373); fu discepolo di s. Caterina, della quale restano tre lettere a lui dirette. Da Napoli, dove lavorò pure come pittore, si spinse ...
  • ANDREA di Vanni
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 3 (1961)
    Ornella Francisci Osti Senese, nacque intorno al 1332 da Vanni di Andrea e Giacoma di Vannuccio, che, sposatisi nel 1329, ebbero poi altri due figli, Francesco e Cristoforo, entrambi pittori, come Andrea. Nel 1353 A. aprì bottega insieme con Bartolo di Fredi in una casa della Compagnia della Misericordia; ...
  • VANNI, Andrea
    Enciclopedia Italiana (1937)
    Anna Maria Ciaranfi Pittore senese del sec. XIV. Nato a Siena verso il terzo decennio del Trecento, ivi morto circa il 1414. Prese parte viva all'attività politica della città. Fu discepolo di Santa Caterina. Ebbe importanti incarichi in patria e fu mandato dal proprio governo a Napoli (vi fu nel 1354 ...
Vocabolario
vanni
vanni s. m. pl. [prob. lat. vannus «crivello, vaglio», per somiglianza tra il movimento di chi agita il crivello e il movimento delle ali], poet. – Ali. È per lo più usato con varî sensi fig.: Ravenna sta come stata è molt’anni: L’aguglia...
trait d’union
trait d'union trait d’union 〈trè d üni̯õ′〉 locuz. m., fr. (propr. «tratto di unione»). – 1. Lineetta, trattino d’unione, come segno usato sia nella scrittura a mano, sia in tipografia, nella scrittura a macchina e di qualsiasi altro tipo,...
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