Scrittore russo (Mosca 1880 - ivi 1934). Tanto nelle liriche (Zoloto v lazuri "Oro nell'azzurro", 1904) e nelle quattro "Sinfonie" (Severnaja simfonija, "Sinfonia nordica", 1903; Dramatičeskaja simfonija, "Sinfonia drammatica", 1902; Vozvrat, "Il ritorno", 1905; Kubok metelej, "La coppa delle bufere di neve", 1908), quanto nei romanzi (Serebrjanyj golub´, "Il colombo d'argento", 1910; Peterburg, "Pietroburgo", 1916; l'autobiografico Kotik Letaev, 1918; Moskva, "Mosca", 1925), B. va sempre in cerca di corrispondenze simboliche, impregnate di misticismo religioso. Ricco di ardite e spesso felici innovazioni è il suo linguaggio. Svolse anche un'intensa attività critica sia prima della rivoluzione (Simvolizm, "Il simbolismo", 1910; Arabeski, "Arabeschi", 1911), sia dopo (Vospominanija o Bloke, "Ricordi su Blok", 1922). Dopo la rivoluzione si è dedicato soprattutto a scrivere libri di memorie: Na rubeže dvuch stoletij ("Al confine fra due secoli", 1930); Načalo veka. Vospominanjia ("Principio del secolo. Ricordi", 1933); Meždu dvuch revoljucij ("Fra due rivoluzioni", 1934).