Uomo politico (Martinići, Montenegro, 1872 - Belgrado 1947); membro del partito nazionalista montenegrino, fu ministro delle Finanze (1906); divenuto nel 1907 presidente del Consiglio, entrò presto in disaccordo col principe Nicola e dovette riparare all'estero; tornato a Cettigne lo stesso anno, fu condannato a 15 anni di carcere. Graziato (1913), fu poi nel 1915 ministro delle Finanze e quindi presidente del Consiglio; ma, rotte le relazioni con re Nicola, si adoperò per l'annessione del Montenegro alla Serbia pubblicando a Ginevra il giornale Ujedinjenjie Crna Gore sa Srbijom ("L'unione del Montenegro con la Serbia", 1917) sotto lo pseudonimo di Montenegrinus. Fu tra i delegati iugoslavi alla conferenza della pace, nel 1919-20. Membro dell'Assemblea costituente, fu poi governatore della Banca nazionale di Belgrado. Ha scritto: Le Monténégro, son passé et son avenir (1918); Question de Scutari (1919).