(gr. ᾿Ανδρομέδα)
Figlia di Cefeo, re degli Etiopi, e di Cassiopea; fu esposta su uno scoglio per essere divorata da un mostro mandato da Posidone irato contro la superba moglie di Cefeo. Ma Perseo, giunto sul cavallo alato Pegaso, si innamorò di A., uccise il mostro aiutandosi con la testa di Medusa da lui recisa e, dopo aver vinto in duello il promesso sposo di A., la sposò.
Costellazione del cielo boreale, introdotta da Tolomeo. Si trova a S di Cassiopea e a N dei Pesci e di Pegaso e comprende la nebulosa di A. (M 31 o NGC 244), una delle tre galassie visibili a occhio nudo (le altre sono le due Nubi di Magellano); grazie alla sua vicinanza (dista 720 kpc, cioè 2,3 milioni di anni-luce, dalla Via Lattea), è una delle galassie meglio studiate.
Andromedidi (o Andromeidi) Sciame periodico di stelle cadenti, con radiante nella costellazione di A.; visibile generalmente fra il 17 e il 27 novembre. Poiché provengono dalla disgregazione della cometa di Biela, sono dette anche Bielidi.