Raggruppamento apparente di stelle sulla sfera celeste.
L’uso di raggruppare le stelle in c. (o asterismi) è antichissimo (probabilmente nacque tra i popoli della Mesopotamia). Le configurazioni che con le stelle si formavano vennero idealmente associate a talune immagini di divinità, di eroi, di animali, di oggetti di uso comune, che bene o male si inquadravano nei confini delle c. stesse, e davano loro il nome. Le c. attuali del cielo boreale e della parte da noi visibile dell’australe sono dovute essenzialmente ai Greci. Nel 1925 e nel 1928 sono state definitivamente fissate dall’Unione astronomica internazionale le denominazioni (v. tab.) e le delimitazioni delle varie costellazioni (fig. 1e 2). Alle nostre latitudini vi sono c. che sono sempre sopra l’orizzonte (le due Orse, Cassiopea, Cefeo ecc.) e quindi visibili in ogni periodo dell’anno, altre che sono visibili o invisibili a seconda della stagione; alcune (tra cui la Croce del Sud e altre c. a S dello Zodiaco) sono sempre invisibili.