Erudito e bibliotecario (Firenze 1726 - Fiesole 1803), sacerdote. Direttore della Marucelliana (1752) e poi della Laurenziana (1756), lasciò numerose importanti opere bibliografiche, specie riguardanti la Toscana e la storia letteraria. Ricordiamo, oltre alle vite di F. Marucelli, G. B. Doni, Amerigo Vespucci, lo Specimen literaturae Florentinae saec. XV (2 voll., 1747-51) e la Collectio veterum aliquot monumentorum ad historiam praecipue literariam pertinentium (1752), frammenti di una progettata e mai compiuta storia letteraria fiorentina tra il Duecento e il Quattrocento in 12 volumi, opere preziose per notizie e documenti. Ma la sua opera più importante è il Catalogus codicum manuscriptorum della Laurenziana (11 voll., 1763-1793), la cui compilazione gli offrì l'occasione di pubblicare numerosi testi inediti di Padri greci e Anecdota riguardanti la Chiesa greca e il Medioevo bizantino e di tracciare, in varî scritti, la storia della formazione della Biblioteca Laurenziana e delle altre biblioteche fiorentine.