BANDINI, Angelo Maria
Nacque il 26 settembre 1726 in Firenze, nella quale città frequentò la scuola dei gesuiti. Pose mano già fin dal 1744 a scrivere il libro la Vita e lettere di A. Vespucci (Firenze 1745, rist. con le postille inedite dell'autore e commento di G. Uzielli, Firenze 1898) che segna l'inizio di più accurate ricerche sulla biografia del grande navigatore. Nel 1748, a Roma, vestì l'abito ecclesiastico; nel maggio 1751 Alessandro Marucelli lo prepose alla biblioteca fondata da Franc. Marucelli, aperta al pubblico il 15 settembre 1752 (Elogio dell'abate F. Marucelli, Livorno 1754). Il 20 dic. 1756 il Bandini fu fatto canonico di S. Lorenzo e bibliotecario anche della Laurenziana. La sua vita tranquilla fu tutta dedicata agli studî e ai libri.
Come bibliografo ricostruì la storia della Stamperia mediceo-orientale, Firenze 1878, già parzialmente pubblicata nel 1772-1773), fondata in Roma da Ferdinando I di Toscana, dando l'elenco delle edizioni in lingue orientali, e notizie su lavori d'illustrazione di codici orientali; e poi la storia delle tipografie dei Giunti: Juntarum typographiae annales (Lucca 1791, in 2 voll.). A cominciare dal 1761, iniziò la pubblicazione di una serie di testi greci: Callimaco (Firenze 1764); Nicandro (Firenze 1764); Museo (Firenze 1765); Arato (Firenze 1765), ecc., corredati "oltre alle latine, delle ottime inedite traduzioni già fatte da A. M. Salvini", confusamente conservate "in cartucce", e allora passate alla Marucelliana. Particolari cure rivolse all'illustrazione del Rinascimento, com'è testimoniato dalla biografia del Landino munita d'amplissime note e di bibliografia (Specimen Literat. florent. saec. XV ecc., Firenze 1748-51, voll. 2); dalla raccolta di lettere di uomini illustri dei secoli XV-XVIII (Landino, Machiavelli, Guicciardini, Engelbert, Castelvetro), tratte da mss. (Collectio veterum aliquot monumentorum, ecc., Arezzo 1752); dai cinque libri Commentariorum de vita et scriptis J. B. Doni (Firenze 1754); dalla Vita di Filippo Strozzi (Livorno 1756); dalle Memorie per servire alla vita del sen. Pier Vettori (Livorno 1756), dove si discorre della filologia del'500, a cui vanno aggiunte le Italorum et Germanorum Epistolae ad P. Victorium (voll. 2, Firenze 1758-60); dal Ragionamento istorico sopra le collazioni delle fiorent. Pandette fatte da A. Poliziano (Livorno 1762); dall'edizione della Vita del Ficino di G. Corsi (Pisa 1773), nella cui prefazione il B. traccia una breve storia della conoscenza e dello studio del platonismo in Italia fino al Ficino. Ma l'opera per la quale il B. prende posto tra i grandi eruditi del sec. XVIII è il Catalogus codicum manuscriptorum graec. (1764-70, voll. 3), latinorum (1774-78, voll. 4), italic. (1778) Bibl. Medic.- Laurent. (in 8 voll. pubblicati a Firenze), e quello della Bibl. Leopoldina-Laurenziana (Firenze 1791-1793, voll. 3).
Bibl.: Mazzuchelli, Scrittori d'Italia, s. v.; D. Moreni, Bibliogr. storico-ragion. d. Toscana, I, Firenze 1805, 72-79; id., Continuaz. d. memorie istoriche della basilica di S. Lorenzo in Firenze, II, Firenze 1817, pp. 238-56; G. Uzielli, ed. cit., A. Beccaria, A. M. B. in Piemonte, Torino 1909; U. Benassi, A. M. B. a Parma, Parma 1914; C. Cipolla, A. M. B. a Verona, Torino 1912; S. Fermi, A. M. B. a Piacenza, in Boll. st. piac., VIII (1913).