Drammaturgo italiano (Castellammare di Stabia 1956 - Roma 1986). Formatosi alla scuola di R. De Simone, laureato in antropologia, è stato cultore delle tradizioni popolari campane e lucido esploratore della realtà presente. Anche attore e regista, fondatore della cooperativa Il carro, è stato il capofila del movimento della nuova drammaturgia posteduardiana, costituitosi a Napoli dopo il 1980. Ha creato lavori iperreali, dall'atmosfera satura di minaccia, frustrazione, rabbia e insieme pietà, spesso imperniati su forti personaggi femminili e ambientati in luoghi degradati, dialogati in una lingua che contamina il napoletano colto della tradizione barocca e ottocentesca con quello sottoproletario e suburbano: Le cinque rose di Jennifer (1980); Weekend (1983); Notturno di donna con ospiti (1984); Ferdinando (1985), sorta di "giallo" in costume ambientato nello sfacelo di una casa patrizia dopo la fine del regno di Napoli; Piccole tragedie minimali (1986); Anna Cappelli (post. 1987), inquietante ritratto di una possibile assassina. Scomparso prematuramente, è stato riscoperto e rivalutato negli anni Novanta, divenendo uno degli autori italiani più rappresentati della sua generazione.