ANSELMO da Lucca
Nacque a Baggio (Milano) dalla stessa famiglia cui appartenne l'omonimo cardinale fatto papa col nome di Alessandro II (1073). Per designazione di questo, ch'era suo zio, ebbe l'8 ottobre 1073 la cattedra vescovile di Lucca. Ne fu cacciato nel 1081 dai partitanti di Enrico IV. Trovò rifugio presso la contessa Matilde che ne fece il proprio confessore e il proprio consigliere; di qui l'importanza ch'egli, nominato dal papa vicario apostolico di Lombardia, ebbe nella vita politica del tempo. Fu ardente difensore del papato e della riforma. In due libri Contra Wibertum et sequaces difese Gregorio VII contro l'antipapa, e per aiutare la riforma compose una Collectio canonum in tredici libri, dando ordine sistematico ai materiali attinti pei primi sette alla Collectio Anselmo dedicata e per gli ultimi sei al Decretum di Burcardo. Ne iniziò, ma non compì l'edizione Federico Thaner. Sono andati perduti i suoi commentarî biblici. Morì il 13 maggio 1083 in Mantova, che lo considera come suo patrono.
Bibl.: Anselmi episcopi lucensis Collectio canonum una cum collectione minore iussu instituti Savigniani, rec. F. Thaner, (Eniponte 1906-1915).