ANTI-
Esistono in italiano due prefissi anti-.
1. Il primo – dal latino ante ‘davanti, prima’ – indica anteriorità, precedenza nel tempo o nello spazio e si trova all’inizio di parole derivate dal latino
anticipare (dal latino ante ‘prima’ e càpere ‘prendere’)
antimeridiano (dal latino antemeridianum, da ante meridiem ‘prima di mezzogiorno’)
o di parole formate modernamente
antibraccio, anticamera, antidiluviano
2. Il secondo, dal greco antì ‘contro’, è usato in parole composte in cui il secondo elemento può essere un sostantivo (antincendio, antiruggine), un aggettivo (antigiuridico, anticlericale), un participio presente (antiabbagliante, antiappannante) e assume diversi significati.
• Opposizione, avversione, antagonismo verso qualcosa
antipapa, antischiavista, antidemocratico
• Attitudine a combattere o prevenire qualcosa
antiallergico, antisettico, antispasmodico
• Capacità di evitare o impedire qualcosa
anticoagulante, antifurto, antisismico
• Contraddizione, contrasto, o anche indipendenza da qualcosa (con significato simile all’alfa privativo, ➔a-)
antiestetico, antistorico
• Posizione contraria, movimento in senso opposto, posizione speculare
anticiclone, antipodi.
Nella scrittura, tra anti- (nel significato di ‘contro’) e il secondo elemento composto si può usare il trattino, specie quando si tratta di neologismi o di composti occasionali o rari. Il trattino viene usato con maggiore frequenza quando la parola successiva comincia per vocale: l’uso resta comunque molto oscillante, e si alterna anche alla grafia separata dei due elementi.
Nei giornali degli ultimi anni, tra le centinaia di nuovi prefissati con anti-, si possono trovare
antiburqa, anti-burqa
anti-carovita, anti carovita
antidegrado, anti-degrado, anti degrado
Nei casi in cui anti- precede una parola che comincia per i, si tende a evitare la sequenza di due vocali identiche: antincendio è molto più frequente di anti-incendio o di antiincendio.
VEDI ANCHE derivate, parole; prefissazione