Molecole in grado di legarsi all’enzima acetilcolinesterasi e di inibirne l’attività. Tale enzima è costituito da più di 500 amminoacidi ed è in grado di degradare l’acetilcolina (➔) in colina e acido acetico. Gli a., pertanto, portano a un aumento dell’acetilcolina che agisce a livello nervoso, determinando bradicardia, ipotensione, broncocostrizione e contrazione muscolare prolungata. Possono agire come inibitori reversibili o irreversibili e sono utilizzati in campo farmacologico nel trattamento dell’Alzheimer o come antidoti per avvelenamento da anticolinergici. Sono anche usati come agenti nervini in campo bellico.